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Il candidato sindaco che si presenta come ex tossico: “Non nascondo il mio passato”

Stefano Saoncella, 59enne candidato alle prossime amministrative di Montagnana, provincia di Padova, non intende nascondere il suo passato: “Penso che se devo rappresentare una città, questa città mi debba conoscere pienamente”.
A cura di Susanna Picone
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Lui si chiama Stefano Saoncella, è un architetto di 59 anni e si è candidato come sindaco alle prossime amministrative di Montagnana, provincia di Padova, con la lista “Comunità&Sviluppo”. E ha deciso di presentarsi ai cittadini senza nascondere il suo passato. “Sono stato tossicodipendente negli anni ’80 e venivo a prendere la ‘roba’ a Montagnana al Bar dei Tropici”, così Saoncella ha esordito nel suo curriculum. Come scrive Il Mattino di Padova, quell’esordio choc per Saoncella vuole essere un inno alla trasparenza. “Ai tempi Montagnana – racconta l’architetto aspirante sindaco – era fervida di spaccio, mentre ora le droghe sono cambiate e gira molta cocaina. Nel 1989 sono entrato in Comunità Incontro a Palermo e vi sono rimasto per tutto il periodo di recupero, tre anni, facendo periodi molto duri ma costruttivi (ho girato anche vari centri meditativi e spirituali e sono venuto a casa solo due volte in permesso per le verifiche). Il 26 dicembre 1991 sono uscito completando il programma. Poi ho fondato due associazioni per il recupero dei tossicodipendenti con mamma e amici, ne abbiamo salvati molti, ma alcuni li ho accompagnati nel viaggio verso la morte stando con loro fino all’ultimo respiro al loro capezzale e stringendo loro la mano nell’ultimo viaggio”.

Ora vuole combattere la diffusione di droga tra i giovani – Poi, ormai lontano dalla droga, ha iniziato a interessarsi di politica, si è sposato e ha avuto una figlia “che non fuma non beve e non si droga, va molto bene a scuola e col suo lavoro di barista si è recentemente comperata una Y10”. “Penso che se devo rappresentare una città, questa città mi debba conoscere pienamente”, ha detto ancora Saoncella, convinto a non voler nascondere il suo passato anche perché dice di non temere “banali dicerie”. “Anzi, penso di poter intervenire seriamente su un tema che purtroppo tocca anche la nostra cittadina, ossia la diffusione della droga tra i giovani. Sarà sicuramente un ambito su cui lavorerò con determinazione”, ha spiegato ancora il candidato sindaco a Montagnana.

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