I sindaci dicono sì al taglio delle tasse di Renzi: “Rilanciare consumi e investimenti”

"Ridurre le tasse per rilanciare consumi e investimenti è un obiettivo che i sindaci condividono”. Lo dice il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Piero Fassino, in replica al piano di riduzione delle tasse da 50 miliardi in cinque anni che il premier Matteo Renzi ha annunciato sabato. "Ben vengano le proposte di Renzi – sottolinea il primo cittadino -. E' una grande occasione per chiudere anni di tagli e tasse e aprire una stagione nuova che superi il Patto di stabilità, restituisca autonomia ai Comuni, ridisegni finanza locale e politica fiscale, garantendo risorse per servizi e investimenti. La prossima legge di stabilità sarà il banco di prova per tutti. Noi siamo pronti”. E spiega: “Noi sindaci viviamo ogni giorno con i nostri cittadini il disagio di un sistema fiscale pesante e spesso iniquo. Ben vengano le proposte di Renzi per eliminare la Tasi sulla prima casa e l’Imu sui terreni agricoli e ridurre l’Ires sulle imprese e l’Irpef sulle famiglie”.

In realtà è dall’interno del suo partito che il premier Renzi sembra raccogliere i dissensi maggior in merito alle proposte di taglio tasse annunciate. In particolare Alfredo D’Attorre accusa l’”incredibile disinvoltura di Renzi nel presentare la promessa di abolizione della tassa sulla prima casa per tutti, compresi proprietari di attici e immobili di lusso come in continuità con il programma di Bersani”. Così anche il senatore Miguel Gotor che definisce la promessa renziana una “proposta demagogica che costituisce una cattiva quanto tardiva imitazione di Berlusconi”.