I parlamentari del M5S chiedono una commissione d’inchiesta su Mps
Il Movimento Cinque Stelle torna all'attacco del Monte Paschi di Siena rilanciando la richiesta di una commissione parlamentare di inchiesta sul caso dello scandalo che ha coinvolto il gruppo bancario senese. In occasione dell'assemblea degli azionisti della banca, oggi infatti sono intervenuti sia il gruppo locale del M5S che i parlamentari Grillini a Roma. Mentre il candidato a sindaco di Siena Michele Pinassi parla di nazionalizzazione e successivo scorporo del gruppo in una banca più piccola e dedita all'economia concreta del territorio, dalla Capitale i deputati Massimo Artini, Marco Baldassarre e Mara Mucci, insieme alla senatrice Laura Bottici, hanno chiesto di instaurare una commissione d'inchiesta per analizzare la situazione di Mps dal 1995, anno della privatizzazione, a oggi. "Questa vicenda ha scosso questa comunità, vanno chiarite le responsabilità sulle acquisizioni degli anni passati va spiegato il declino di questa banca" ha spiegato la Mucci aggiungendo che "prima della privatizzazione la banca era tra le più solide in Europa. Aveva i massimi livelli di affidabilità delle agenzie di rating e le altre banche facevano riferimento a Mps come forziere" quindi "non bastano acquisizioni sbagliate, come quelle di Banca 121 e Antonveneta, a spiegare questo crollo verticale"
Della stessa opinione il deputato Massimo Artini che ha spiegato come la commissione sia "un cavallo di Troia per vedere cosa è successo in Mps dal 1999 in poi". "È uno strumento che potrebbe servire a fare chiarezza su come sono state impiegate le tante risorse a disposizione di Rocca Salimbeni" ha proseguito il parlamentare, annunciando che il M5S su questa iniziativa della commissione d'inchiesta cercherà di coinvolgere altre forze parlamentari. "La banca va ristrutturata e resa più piccola, scorporando ciò che toscano non è, più che nazionalizzare, serve una banca regionale" ha sottolineato Artini andando anche oltre le parole dello stesso Grillo.