I giudici romani negano la trascrizione delle nozze gay di Anna Paola Concia
Nell’agosto del 2011 in Germania sono state celebrate le nozze gay tra l’onorevole Anna Paola Concia e la sua compagna tedesca Ricarda Tratmann, ma da qualche giorno in Italia la prima sezione civile del tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di trascrizione del matrimonio per il vuoto legislativo che disciplina la materia. Una decisione che la parlamentare del Pd non si aspettava e rispetto alla quale ha convocato una conferenza stampa che si terrà mercoledì 13 febbraio alle ore 16 a Montecitorio. Una conferenza durante la quale saranno presenti sia la Concia che sua moglie Ricarda, che in Italia hanno anche dovuto subire talvolta degli insulti omofobi. Le due donne annunceranno il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per far valere i propri diritti.
In Germania mai nessun problema – La parlamentare del Pd, da sempre impegnata per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, ha fatto sapere – lo riporta il Corriere.it – di pensare che il tribunale di Roma considerasse tutte le sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione, “che soppesassero il fatto che siamo in Europa e che mia moglie è tedesca e io l’ho sposata lì”. L’onorevole Concia ha spiegato anche come in Germania lei e sua moglie non hanno mai avuto alcun problema, che la registrazione al Comune di Francoforte è stata immediata, mentre in Italia “la battaglia continua”. Per questo motivo Anna Paola Concia parla della necessità di una legge nel nostro Paese, convinta nel dover continuare la sua battaglia civile per la trascrizione del matrimonio con Ricarda anche in Italia.