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Genova, i funerali delle vittime dell’incidente del porto

La città di Genova si è fermata per i funerali solenni delle vittime della tragedia del 7 maggio scorso. Il Capo dello Stato Napolitano è stato accolto da un lungo applauso, prima della cerimonia ha voluto incontrare privatamente le famiglie che hanno perso i propri cari.
A cura di Susanna Picone
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La città di Genova si è fermata per i funerali solenni delle otto vittime della tragedia del 7 maggio scorso. Il Capo dello Stato Napolitano è stato accolto da un lungo applauso, prima della cerimonia ha voluto incontrare privatamente le famiglie che hanno perso i loro cari al porto.

Sono iniziati qualche minuto prima delle 18 i funerali solenni delle otto vittime accertate dell’incidente di Genova. Nella piazza antistante la cattedrale di San Lorenzo un picchetto della Guardia Costiera ha accolto i feretri delle vittime ritrovate. Le bare di chi ha perso la vita la notte dell’incidente del Jolly Nero, ricoperte dalla bandiera della Marina e in arrivo dalla camera ardente allestita nella sede della Capitaneria di porto, sono state portate a spalla dai loro colleghi tra la commozione dei presenti. E la messa è iniziata proprio con la lettura dei nomi delle vittime e del sergente Jacoviello che, invece, risulta ancora disperso. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è entrato nella cattedrale poco dopo le 17.30 salutato dagli applausi della folla.

L’incontro privato tra Napolitano e le famiglie delle vittime – Ad attendere Napolitano sul sagrato di piazza San Lorenzo c’erano le autorità locali e regionali, il presidente della Regione Claudio Burlando, quello del Consiglio regionale Rosario Monteleone, il commissario della Provincia Piero Fossati, il sindaco Marco Doria, il comandante della Guardia costiera Felicio Angrisano. Presenti ai funerali anche il ministro della Difesa Mario Mauro e il presidente della Camera Laura Boldrini. Il Capo dello Stato ha voluto, prima della cerimonia funebre, incontrare tutti i familiari delle vittime e del disperso: si è trattato di un incontro privato, lontano dalle telecamere e dai giornalisti. La funzione è celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei: "In questa cattedrale siamo stretti attorno alle salme dei nostri fratelli e spiritualmente anche a chi è ancora disperso", così il cardinale ai fedeli. "Che non accada mai più", ha ripetuto Bagnasco durante l'omelia.

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