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I deputati del M5S licenziano il capo della comunicazione Ilaria Loquenzi

La donna è stata licenziata dall’assemblea dei deputati con 26 voti a favore e la contrarietà di tutti i membri del direttorio.
A cura di Davide Falcioni
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Che la comunicazione del Movimento 5 Stelle talvolta lasci a desiderare è noto, ma qualcosa in futuro potrebbe cambiare. I deputati pentastellati hanno infatti votato a larga maggioranza per il licenziamento di Ilaria Loquenzi, capo della comunicazione dei parlamentari di Montecitorio. A quanto pare in 26 avrebbero votato per il suo allontanamento, mentre in 17 si sarebbero schierati perché continuasse a ricoprire il suo incarico.

Il contratto di Ilaria Loquenzi era stato prolungato un mese fa

Tra i deputati che hanno scelto il "pugno duro" ci sarebbero anche Francesca Businarolo, attuale capogruppo alla Camera, oltre al suo vice Giorgio Sorial e al predecessore Fabiana Dadone. La Loquenzi era a capo della comunicazione da appena sei mesi dopo aver preso il posto di Nicola Biondo, anch'egli improvvisamente silurato dopo il risultato alle elezioni europee, e non lavorerà più per il Movimento a partire dal primo luglio, malgrado avesse prolungato il suo contratto appena un mese fa.

Licenziamento Ilaria Loquenzi: il direttorio M5S era contrario

Il voto dell'assemblea dei deputati ha innegabilmente un valore anche politico: il direttorio del M5S ha infatti votato contro il licenziamento della donna, che a sua volta è considerata molto vicina al fondatore del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio. La cacciata di Ilaria Loquenzi, malgrado il soddisfacente risultato delle ultime elezioni amministrative, rischia di innescare un piccolo terremoto nelle fila dei pentastellati. La donna, infatti, secondo indiscrezioni era considerata "blindata" dal guru del Movimento Casaleggio, che ne aveva tessuto le lodi insieme a Rocco Casalino, ex concorrente del Grande Fratello (responsabile della Comunicazione al Senato). A quanto pare la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il paragone tra "topi, spazzatura e clandestini" apparso sul blog di Grillo la scorsa settimana e foriero di molte polemiche.

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