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I Cretti di Burri in mostra a Palermo

Il Museo Riso presenta la mostra dedicata ai Cretti di Alberto Burri. Dal 25 luglio al 15 settembre 2015, Palermo celebra così il Centenario della nascita dell’artista.
A cura di Gabriella Valente
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Annunciata da tempo, finalmente si inaugura al Riso di Palermo la grande esposizione monografica sui Cretti di Alberto Burri.

La mostra

Nell’anno del Centenario della nascita dell’artista umbro, nato a Città di Castello nel 1915 e morto a Nizza nel 1995, il museo di Palazzo Riso, nel centro storico del capoluogo siciliano, presenta la mostra Burri e i Cretti, una monografica che si concentra su una parte specifica e speciale della produzione artistica del maestro. Curata da Bruno Corà e realizzata in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, l’esposizione è in programma dal 25 luglio al 15 settembre e vede la riapertura del primo piano del museo palermitano recentemente riqualificato con un progetto attuato tramite fondi europei. In mostra grandi opere, disegni e foto raccontano il processo creativo e il risultato finale di lavori unici, straordinari e inconfondibili.

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I Cretti

Superfici segnate da crepe, animate da intrecci di fratture, logorate da aridi labirinti di screpolature, eppure bellissime, equilibrate e insieme poeticamente ed esteticamente potenti. È proprio Alberto Burri ad ideare ed inaugurare questo nuovo genere di lavoro: opere monocromatiche dove una vario impasto di materiali è steso sul supporto e lasciato inaridirsi ed essiccare. Punto di partenza era una mistura di bianco, di zinco, colle viniliche e terre colorate; poi, il caso e l’artista lavoravano insieme per liberare e controllare il processo di essiccamento. Dunque, tecniche, procedimenti e risultati innovativi per Burri che realizzava i suoi Cretti all’inizio degli anni ’70 per poi raggiungere, dopo poco, dimensioni monumentali che toccarono i 5 metri per 15 nei progetti per il Museo di Capodimonte e quello di Los Angeles.

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Il Cretto di Gibellina

La mostra palermitana nasce non solo in occasione del Centenario della nascita di Burri ma anche in concomitanza con il restauro e il completamento del Grande Cretto di Gibellina, sostenuti dalla Regione Siciliana, dal Comune di Gibellina e dalla Fondazione Burri. A proposito di monumentalità, la più grande opera di Burri è proprio il Cretto di Gibellina, la città in provincia di Trapani distrutta dal terremoto del Belice nel 1968. A tutti gli effetti un’opera di Land Art nata da una colata di cemento che ha ricoperto ed avvolto i mucchi di macerie e creato un labirinto tra le rovine, ormai invisibili, del paese. I lavori per il Grande Cretto iniziarono nel 1985 e si interruppero nel 1989, quando erano stati coperti circa 65mila metri quadrati su 85mila. Il progetto di Burri, seppur incompleto, riprendeva il vecchio assetto urbanistico della città, ricalcandone tragicamente strade, incroci e piazze. Oggi si è deciso dunque di completare questa grande opera, per terminare un lavoro senza pari nel mondo e per ridare dignità all’intero progetto.

L’arte contemporanea in Sicilia

Valeria Li Vigni, alla Direzione del Riso, commenta così il progetto relativo a Gibellina: “La coincidenza del progetto di completamento del Cretto e l’avvio del progetto di restauro curato dal Museo Riso, che accoglie la mostra, sono segnali di una nuova attenzione per il Contemporaneo in Sicilia. Sono testimonianza delle attività legate alla valorizzazione della Rete del Contemporaneo che è attivamente promossa dal nostro Museo e sono anche occasioni di approfondimento in un settore di grande interesse qual è quello del restauro del Contemporaneo”.

Cretto 1974
Cretto 1974

Informazioni pratiche

I contatti per tutte le informazioni pratiche sono reperibili sui siti ufficiali del Museo Riso e della Fondazione Burri.

Immagine principale: Opera Bastille, 1988
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