247 CONDIVISIONI

I 10 falsi miti da sfatare sulla corsa

Anche la corsa ha i suoi miti da sfatare: abbiamo raccolto i più gettonati e dibattuti. Errori che vengono tramandati o in cui spesso si incorre per poca conoscenza.
A cura di Mirko Cafaro
247 CONDIVISIONI
Immagine

Anche la corsa, come buona parte delle attività che beneficiano di ampia partecipazione, è caratterizzata da alcuni falsi miti da sfatare. Ce ne sono di ogni tipo: dai più frivoli, con relativi effetti su chi ci crede fermamente, ai più seri e potenzialmente pericolosi. Proviamo a elencare i più ricorrenti e a proporre spiegazioni approfondite circa la loro insussistenza.

1. Correre danneggia le articolazioni delle ginocchia e fa male alle ossa

Al contrario: uno studio della Stanford University, durato 18 anni e condotto su corridori e non corridori della stessa età, ha dimostrato che chi pratica sport è meno esposto al rischio di artrosi alle ginocchia. Inoltre praticare attività fisica è uno dei modi migliori per aumentare la densità ossea e contestualmente è sufficiente pensare che correre aiuta a dimagrire riducendo, di conseguenza, il peso che grava sulle articolazioni stesse.

2. Per perdere peso si deve correre a bassa velocità

Correre lentamente aiuta il nostro corpo a bruciare i grassi, ma questi vengono rimpiazzati dai carboidrati che vengono bruciati solo attraverso attività più intense. A tal proposito, vi rimandiamo a un precedente approfondimento dal titolo "Quanti km bisogna correre per perdere un chilo"

3. Sudare aiuta a dimagrire

Questo è uno dei falsi miti più pericolosi, specie in estate quando le temperature sono elevate. Quante volte vi è capitato di vedere gente col k-way in piena estate? Correre in quelle condizioni vi aiuterà solo a perdere liquidi, ma basterà tornare a bere per recuperare tutto. Inoltre, nel frattempo la disidratazione potrebbe avervi prodotto guai peggiori. Il più immediato? Costringervi a sospendere l'allenamento.

4. Meglio evitare di correre a stomaco vuoto

Falso. In alcuni casi è consigliabile per bruciare peso più rapidamente. Al mattino, infatti, i livelli di glicemia e le scorte di glicogeno sono inferiori rispetto al resto della giornata e per sopperirvi il nostro corpo attinge ai grassi che vengono smaltiti in maniera più veloce. Correre al mattino, inoltre, aumenta il metabolismo per il resto della giornata e aiuta a favorire il benessere psicofisico.

5. Correre sul tapis roulant è come correre per strada

La fatica e il dispendio di energie non saranno in nessun caso paragonabili. Sufficiente pensare ai maggiori ostacoli e alle sollecitazioni cui si è sottoposti per strada per comprenderlo agevolmente.

6. Chi corre ha bisogno di fare il pieno di carboidrati

I carboidrati non devono mancare nella dieta di un atleta, ma questo non significa abusarne. È sempre consigliabile un'alimentazione bilanciata, che preveda consumo quotidiano di frutta, verdura, cereali integrali, proteine e grassi buoni.

7. Lo stretching è fondamentale prima di cominciare a correre

Sul tema ci sono diverse correnti di pensiero, spesso agli antipodi, ma col tempo sembra che si sia giunti (quasi) all'unanimità almeno su un punto: prima di cominciare a correre lo stretching statico può essere più deleterio che altro. Studi hanno accertato che non previene gli infortuni, ma anzi può inficiare le prestazioni. Per portare i muscoli "a temperatura" è più consigliabile uno stretching dinamico.

8. Correre "sopra" un dolore aiuta a superarlo

Meglio usare prudenza ed evitare simili livelli di audacia. Un piccolo dolore può nascondere (o diventare), specie se trascurato, anche un infortunio grave.

9. La scelta delle scarpe non è fondamentale

Per fortuna sono sempre meno le persone che pensano di poter utilizzare qualsiasi calzatura da ginnastica. La scarpa è un supporto tecnico fondamentale per ogni runner e va scelta in funzione delle proprie caratteristiche fisiche, ma anche dell'appoggio. Per questo è sempre consigliabile affidarsi a negozi specializzati con personale che sappia consigliare la scelta migliore, dopo un'attenta analisi del piede e della postura.

10. Il materiale tecnico non serve

Per decenni si è praticato sport con materiale "semplice", di cotone (o peggio) e tutt'altro che tecnologico. Nessuno vieta che si possa proseguire su questa strada, ma la tecnologia ai giorni nostri ci soccorre anche nella pratica sportiva evitando abrasioni, bruciori e tutti quei fastidi che possono ostacolare il normale svolgimento dell'allenamento.

247 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views