Herbalife finisce sotto inchiesta, ecco perché
Herbalife è sotto inchiesta negli USA. Secondo la Federal trade commission (Ftc), l’istituzione americana che tutela i diritti consumatori, la multinazionale di integratori alimentari sarebbe sospettata di essere gestita come una società di truffa piramidale. La notizia è stata data dalla stessa Herbalife che si è detta disponibile a "cooperare pienamente". In un comunicato rilasciato dall'azienda dopo la notifica dell’inchiesta, viene sottolineato però come le accuse siano frutto della "tremenda quantità di disinformazioni che ci sono sui mercati". Come spiega la Bbc, Herbalife sarebbe accusata dal miliardario William Ackermann, proprietario dell’hedge fund Pershing Squera Capital Management, di essere fondata su una struttura di vendita basata sul reclutamento di nuovi affiliati e non sul commercio vero e proprio.
Una sorta di schema di Ponzi, sistema truffaldino perché promette ingenti guadagni agli investitori a patto che questi trovino nuove reclute, a loro volta vittime della truffa. "Siamo fiduciosi – prosegue la nota – che Herbalife sia in regola con le leggi vigenti e la regolamentazione". La notizia ha provocato un crollo del titolo di Herbalife a Wall street: nella giornata odierna, 12 marzo, ha chiuso a 60,5 dollari per azione perdendo il 7,4 per cento del valore, dopo essere scivolato fino a 54,5 dollari. Le indagini ora potrebbe durare dai 12 ai 18 mesi, come ha spiegato il Financial Times. La Ftc dovrà appurare quali sono le garanzie per le reclute e la loro corretta applicazione e accertarsi che l'azienda operi in modo lecito, nel rispetto delle leggi sulla concorrenza.