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“Hanno violentato una bambina”: così i francesi tentano la truffa a Napoli

Napoli: in un ristorante di Chiaia una comitiva di francesi prima ordina un pranzo luculliano e poi tenta il bluff: “Non paghiamo il conto, un cameriere ha molestato una bimba in bagno”. Ma inservienti e proprietari chiamano la polizia e svelano il bluff.
A cura di Redazione Napoli
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Loro ci hanno provato, a buggerare i proprietari del "Vinacciolo" ristorante napoletano della zona di Chiaia. Ma i truffatori hanno avuto la peggio e con l'intervento della polizia non sono riusciti a portare a compimento il loro bluff. La storia è raccontata da Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della Radiazza di Radio Marte: "Tutto ha inizio con l'arrivo di una nutrita comitiva di giovani tra i 12 ed i 14 anni guidati da 2 accompagnatori adulti. Sono tutti francesi e decidono di farsi una bella mangiata di prodotti napoletani. Poco prima del'arrivo del conto però una bambina comincia a piangere e ad urlare. Una accompagnatrice adulta si scaglia subito contro i proprietari del locale e accusa: " questa bambina è stata molestata in bagno da un vostro cameriere, il conto non lo paghiamo". I proprietari del locale reagiscono subito e chiamano le forze dell'ordine che arrivano poco dopo. Chiedono informazioni e i documenti alla comitiva che però ad esclusione dell'accompagnatrice nessuno ha.  "Ci siamo insospettiti perché sappiamo chi lavora per noi e tra l'altro abbiamo telecamere ovunque che infatti hanno ripreso ogni momento di questa vicenda  – ha spiegato il titolare dell'esercizio, Sandro Cosentini -. Un tentativo di violenza o di molestia non ci sarebbe sfuggito anche perchè il bagno è situato di fronte alla cucina".

La responsabile del gruppo di ragazzini francesi insiste però nel non voler pagare o almeno nell'ottenere un sostanzioso sconto anche davanti ai poliziotti che però spiegano che le molestie o la violenza sessuale sono reati penali e non sono correlati a sconti per pranzi nei ristoranti. A questo punto della storia e a sorpresa la comitiva risulta essere sprovvista di soldi e chiede di andare via. I titolari del ristorante si oppongono e alla fine dopo una serie di telefonate e prelievi bancomat degli adulti il conto viene saldato. "Questo episodio deve far aprire gli occhi a tutti i ristoratori e commercianti napoletani. Non bisogna solo guardarsi dagli imbroglioni locali –  ma bisogna stare attenti anche ad eventuali truffatori che vengono da fori, anche dall'estero. Questa volta è andata bene perchè i titolari del Vinacciolo non si sono fatti intimidire ma di fronte ad accuse gravi di molestia o anche peggio qualcun altro pur di non avere problemi potrebbe cedere alla possibilità di non far pagare il conto".

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