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“Hai offeso il Teramo Calcio”. Sindaco abruzzese chiede le dimissioni di Renzi

Il sindaco di Teramo ha chiesto le dimissioni di Renzi, colpevole di aver fatto una battuta sulla squadra di calcio cittadini, declassata dalla serie B ala serie D.
A cura di Davide Falcioni
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E' bastata una presunta battuta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ieri in visita in Abruzzo, per scatenare le ire del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. Il premier avrebbe detto: "Sono tifosi del Teramo in serie D", ma la battuta ha fatto infuriare il primo cittadino, che non si è limitato a una leggera critica allo "stile" di Renzi, ma è arrivato a chiederne le dimissioni. Il primo ministro, infatti, avrebbe irriso "il Teramo e la sua delicata situazione" per "cercare di nascondere i suoi fallimenti e le tante contestazioni che rimedia ad ogni sua uscita".

A Maurizio Brucchi la battuta di Renzi è parsa un affronto inaccettabile, tanto che non ha tardato – sulla sua pagina facebook – a esprimere tutto il suo disappunto: "Renzi dimettiti – si legge sulla pagina del sindaco -. Gravissime le dichiarazioni di Renzi sui tifosi del Teramo e sul Teramo calcio. Ride e irride il Teramo e la sua delicata situazione. Questo – continua – per cercare di nascondere i suoi fallimenti e le tante contestazioni che rimedia ad ogni sua uscita . Chiederò come Sindaco di Teramo le sue immediate dimissioni. Non merita di essere il nostro premier e soprattutto il premier dei cittadini teramani".

Anche il Partito Democratico teramano non ha digerito la battuta di Renzi e gli ha ufficialmente chiesto di scusarsi "perché la città sta vivendo mesi di grande tensione per le vicende legate alla squadra e all'obiettivo della serie B mai raggiunto in 102 anni di storia, un obiettivo dai risvolti non solo sportivi, ma anche economici e sociali che sta sfumando sotto i colpi di una giustizia sportiva perlomeno approssimativa". Il Teramo Calcio, infatti, dopo aver conquistato "sul campo" la seria B è stato "declassato" in D per presunti illeciti sportivi.

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