Hacking Team, Pansa: “Grave danno alle inchieste, anche la polizia usava software-spia”
L’attacco informatico subito dalla società italiana Hacking Team ha causato gravi danni anche a numerose inchieste della magistratura italiana. A rivelarlo giovedì mattina è stato il capo della polizia, Alessandro Pansa, durante un'audizione davanti al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Copasir. Pansa in particolare ha sottolineato davanti ai parlamentari che molte inchieste di fatto si sono bloccate dopo il cyber attacco, specie quelle sul terrorismo e sulla criminalità organizzata. La Polizia postale infatti al pari di altri governi, forze dell'ordine e servizi di sicurezza internazionali utilizzava fin dal 2004 il software-spia "Galileo", creato dalla Hacking Team. Dopo la diffusione sul web dei codici sorgente a seguito dell'attacco informatico il programma però è stato subito dismesso con gravi e immediate conseguenze per le indagini in corso. Lo stesso software era in uso anche ad alcuni reparti investigatici speciali dei carabinieri così come dei servizi segreti che hanno dovuto dismetterlo altrettanto in fretta.
La gravità dell'attacco è dovuta al fatto che al momento non ci sono altre aziende italiane in grado di realizzare un prodotto simile al software Galileo, un programma in grado di hackerare le protezioni informatiche delle persone da monitorare. Per questo il Copasir ha chiesto anche l’audizione urgente del comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette e del comandante generale della Guardia di finanza Saverio Capolupo che sono già in calendario. Il software però pare fosse usato anche da società esterne del ministero della Giustizia e per questo il comitato parlamentare ha chiesto un incontro anche con il Ministro Andrea Orlando.
