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Guerra in Siria: è caos ad Aleppo, i civili scappano via (VIDEO)

Continuano i combattimenti nella seconda città della Siria: il governo aveva annunciato la presa della città, ma i ribelli dicono di continuare a resistere. Intanto, dopo le defezioni, Assad ha nominato un nuovo premier.
A cura di Susanna Picone
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Continuano i combattimenti nella seconda città della Siria tra l’esercito di Assad e le forze ribelli: il governo aveva annunciato la presa della città, ma i ribelli dicono di continuare a resistere. Dopo le defezioni, Assad nomina un nuovo premier.

La tragedia della Siria, e in particolare di Aleppo, continua giorno dopo giorno: nonostante il caos ai vertici dello Stato, con la fuga del primo ministro e di altri componenti del governo di Assad, l’offensiva dell’esercito siriano non si è fermata nemmeno per un giorno, lo aveva promesso lo stesso dittatore apparendo in televisione dopo il tradimenti dei suoi ministri. Lo scontro tra gli uomini di Assad e i ribelli continua dunque nella città di Aleppo, in corso combattimenti anche a ridosso del centro storico, patrimonio Unesco dell’umanità. I giornalisti e i testimoni nella seconda città della Siria hanno confermato quanto detto dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani: l’aviazione e l’artiglieria governativa stanno bombardando dall’alba diversi quartieri della città, tutti roccaforte dei ribelli. Nel mezzo del caos di Aleppo era stato il governo ad annunciare la presa della città, notizia però smentita dai ribelli che hanno parlato di un assalto “barbaro e selvaggio” ma hanno anche affermato che continueranno a resistere.

Ieri oltre 160 morti – Ma la guerra non è solo quella di Aleppo: si continua a combattere anche nelle altre città della Siria mentre aumenta sempre più il bilancio delle vittime. Solo ieri ci sono stati più di 160 morti. Intanto, dopo la defezione del premier Rijad Hijad, passato con i ribelli qualche giorno fa, da oggi Damasco ha un nuovo primo ministro: si tratta di Wael al Halki, ex ministro della Sanità, nominato da Assad come nuovo capo del governo. Secondo alcune voci, intanto, lo stesso Bashar al Assad avrebbe incassato un altro tradimento: a passare con l’opposizione è Mouheddine Muslmani, responsabile del protocollo del palazzo del presidente. Sono in tanti a ritenere che Assad resterà presto ancora più isolato.

La popolazione civile scappa, profughi anche a Crotone – Intanto, a causa di questa guerra, è la popolazione civile che continua a soffrire e a pagare il prezzo più alto: dopo la fuga di migliaia di siriani verso la Giordania e la Turchia, la scorsa notte anche le nostre coste hanno accolto i profughi provenienti dal paese di Assad (e non solo). In 160 sono arrivati nel porto di Crotone, in Calabria, soccorsi dalle unità navali della guardia di finanza che li aveva intercettati nel pomeriggio. Tra di loro ci sono 36 donne e numerosi bambini, tutti sono stati portati al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto per l’identificazione.

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