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Guerra in Siria, bambini uccisi dalle bombe mentre stavano giocando

È quanto denuncia l’opposizione: gli aerei del regime di Assad hanno bombardato un villaggio nei pressi di Damasco causando la morte di decine di bambini che stavano giocando all’aperto. Altri sono rimasti feriti.
A cura di Susanna Picone
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È quanto denuncia l’opposizione: gli aerei del regime di Assad hanno bombardato un villaggio nei pressi di Damasco causando la morte di decine di bambini, e ferendone altri, che stavano giocando all’aperto.

È una strage continua quella che ogni giorno accade in Siria, un Paese dilaniato da una guerra che dura ormai da oltre 20 mesi. L’ultimo massacro che viene denunciato dall’opposizione è quello che ha coinvolto decine di bambini: per l’Osservatorio siriano per i diritti umani ne sarebbero morti almeno 8, per altri gruppi qualcuno in più. Altri sarebbero rimasti feriti e portati in ospedale per ricevere le cure del caso. I piccoli, questa è la denuncia dell’opposizione, sono stati colpiti e uccisi dalle bombe a grappolo sganciate dagli aerei del regime sul villaggio di Deir al-Asafir, nei pressi della Capitale Damasco. I minori, nessuno di loro avrebbe avuto più di 15 anni, stavano giocando all’aperto quando sono state sganciate le bombe, una strage che si è consumata in uno dei sobborghi dove quotidianamente avvengono gli scontri tra i ribelli e l’esercito di Assad. Ci sono anche diversi filmati realizzati dagli attivisti che mostrano i corpi dei piccoli uccisi, i medici che curano i feriti e la disperazione delle loro mamme.

È solo l’ultima delle stragi compiute in Siria – Intanto, il governo siriano smentisce le accuse secondo cui da mesi l’esercito avrebbe ripreso a utilizzate le bombe a grappolo. Ma questa di Damasco è solo l’ultima delle stragi compiute in Siria: secondo gli attivisti dei Comitati di coordinamento locali solo ieri sarebbero morte 117 persone, tra cui non mancano i minori. In questo Paese la guerra va avanti, nonostante gli sforzi internazionali per una tregua, ormai da 20 mesi e, secondo l’ultima stima riportata dall’Osservatorio dei diritti dell’uomo con base in Gran Bretagna, ha fatto 39.112 vittime. Almeno 27.410 civili sono morti dal 15 marzo 2011, i soldati uccisi sono 9.800, i disertori 1.359. Centinaia le vittime che non sono state identificate. Inoltre questo bilancio, secondo la ong, non comprende le persone sparite in detenzione o uccise dalle milizie pro regime.

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