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“Guardate quest’uomo e stategli lontano. Potrebbe uccidere i vostri figli”

L’appello disperato via Facebook di una giovane mamma inglese: il suo ex amante e killer del figlio di appena sei mesi è tornato in libertà e adesca con un profilo falso in rete le sue nuove potenziali vittime.
A cura di Ida Artiaco
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Karly Hopson
Karly Hopson e il suo appello disperato via Facebook.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Mai detto fu più vero per Jason Redgrave, 29enne inglese già con una condanna sulle spalle per aver ucciso il bambino della sua amante. Scontata la pena, Jason, che attualmente vive nell'area di Lincoln, nelle Midlands Orientali, ci riprova, utilizzando il web per trovare le sue nuove vittime. E' il quotidiano britannico Daily Star a lanciare l'allarme e a pubblicare la sua foto. L'uomo, infatti, che usa come nome Jese Taylor sul famoso social network per single Plenty of Fish e su Twitter, è tornato alla carica per trovare l'anima gemella. Sul suo profilo sulla piattaforma si legge che è un body builder in cerca di una relazione sentimentale. Nella sezione delle informazioni personali, alla domanda "Vorresti dei bambini", però, l'ex killer non ha voluto rispondere, scrivendo semplicemente "Preferisco non rivelare nulla".

Redgrave aveva anche già preso appuntamenti con due donne, madri di altrettanti bambini, prima di essere smascherato dalle forze dell'ordine. Il suo profilo è stato immediatamente disattivato. Ma il timore è che l'uomo non si fermi e anzi continui a creare identità virtuali false per mettere nei guai giovani madri in cerca di un partner. D'altronde, è stato proprio attraverso la rete che Redgrave ha prima sedotto una donna, Karly Hopson, e poi ucciso il suo bambino. I due si erano conosciuti su Facebook ed avevano cominciato un rapporto virtuale prima di diventare amanti e soprattutto prima che l'uomo uccidesse il piccolo Ethan di soli sei mesi di vita.

"Vi prego, guardate quest'uomo e stategli lontano – ha scritto Karly sulla sua pagina Facebook, facendo un appello ripreso anche dai giornali locali -. Non merita assolutamente di vivere. Avrebbero dovuto rinchiuderlo in prigione e gettare via la chiave per sempre". L'omicidio di Ethan risale al 2011: il piccolo è morto in seguito a gravi danni celebrali riportati mentre Redgrave si occupava di lui. L'uomo si è giustificato dicendo di averlo scosso dopo aver capito che in lui c'era qualcosa che non andava. A nulla però sembra servita quella condanna per omicidio colposo e lo sconto di pena in carcere. Ed ora nel Regno Unito torna la paura che possa colpire ancora.

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