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Grosseto, donna incinta dorme per strada: imprenditore e un anonimo pagano albergo

La ragazza in dolce attesa potrà restare in albergo, con il suo compagno, fino al 3 febbraio. Spiega la volontaria che li ha soccorsi che i due vorrebbero solo “una casa e un lavoro”.
A cura di Redazione
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Il luogo in cui dormiva la coppia
Il luogo in cui dormiva la coppia

A 22 anni una donna incinta trascorreva le notti al gelo a Grossetto, con il freddo fuori e l'esigenza di dare calore alla vita che ha in grembo. Di questa giovane, che dormiva su un marciapiede nella centra via Roma con qualche coperta indosso e un maglione da uomo, si è accorta Susy Gorgone, una volontaria della Misericordia che ha aiutato la ventiduenne a trovare una sistemazione per qualche giorno. Come raccontato da Il Tirreno, la volontaria ha chiesto alla donna incinta "Come puoi dormire qui?" e lei ha risposto che aveva freddo e fame, poiché da giorni non mangiava. Susy e un amico, Sebastiano Davitti, hanno quindi aiutato la donna e il compagno che era con lei. La prima azione è stata portare qualcosa di caldo, poi far conoscere la storia della ventiduenne alla Rete. Susy ha postato su Facebook la foto del giaciglio di fortuna, fatto di coperte raccolte dell'androne di una filiale di banca ormai chiusa, con il commento "Se questa è Grosseto dove una ragazza italiana incinta di 8 mesi è costretta per povertà a dormire nella atrio della vecchia banca San Paolo al freddo…".

Risponde Stefano Zaffiri, un imprenditore romano che decide di pagare un albergo alla donna e al compagno per i successivi tre giorni. Si aggiunge un secondo volontario, anonimo, che prolunga la permanenza fino al 3 febbraio. Sino a questa data la coppia – e il bambino nel grembo di lei – hanno assicurato calore e comodità. Susy spiega che i due "vorrebbero una casa e un lavoro" e anche che, purtroppo, non si tratta di un caso isolato. La donna spiega che in questi mesi di freddo sono tante le persone costrette all'addiaccio a cui porta, insieme ad altri volontari, cibo e bevande calde. La stessa coppia dormiva per strada da diversi giorni: "quei due ragazzi li vedevamo in strada anche prima di Natale, ma soltanto dalla scorsa settimana siamo riusciti a parlare con loro perché andavano a dormire nello stesso posto, nell'androne della ex banca".

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