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Grillo striglia i parlamentari: niente interviste o post “politici” sui social senza autorizzazione

È destinato a far discutere l’ultimo post di Grillo sul blog: “Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l’azione politica del MoVimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme ai responsabili della comunicazione del M5s”.
A cura di Redazione
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È destinato a far discutere il nuovo post pubblicato da Beppe Grillo, con il quale si opera una vera e propria stretta sulla comunicazione degli eletti del MoVimento 5 Stelle. Il capo politico del M5s, infatti, mette nero su bianco la necessità per i portavoce di consultare i responsabili della comunicazione, Loquenzi, Casalino e Belotti, ogni qual volta ci sia da “esporsi” sull’azione politica del MoVimento.

Scrive Grillo, con un richiamo al Regolamento (che era stato oggetto di votazione qualche mese fa):

I responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle sono Ilaria Loquenzi, Rocco Casalino e Cristina Belotti, rispettivamente alla Camera, al Senato e in Parlamento Europeo, che si coordinano con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l'azione politica del MoVimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme a loro. Altrimenti si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l'immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre. Chi danneggia l'immagine del MoVimento 5 Stelle può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni. Non si fanno sconti a nessuno.

Comunicazione che giunge nel pieno delle polemiche su alcune “uscite” dei portavoce del MoVimento e dopo le indiscrezioni seccamente smentite da Grillo sulle alleanze politiche future. Il post è in effetti aperto da una precisazione sui “compiti” dei portavoce:

I portavoce eletti del MoVimento 5 Stelle hanno un compito ben definito: dedicarsi al compimento del programma votato da 9 milioni di italiani alle politiche del 2013.

Il programma per le prossime elezioni, come nel 2013, non sarà definito dai parlamentari (che pure hanno il compito di proporre dei punti da mettere in votazione), ma dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle come sta avvenendo in queste settimane per il programma energia in votazione su Rousseau. Chi non sarà d'accordo con il programma definito dagli iscritti, potrà perseguire (se riuscirà a essere rieletto) il suo programma in un'altra forza politica. Sono gli iscritti a dettare la linea politica del MoVimento, i portavoce devono semplicemente attuarla. Il MoVimento 5 Stelle non è di destra né di sinistra, non è né un po' più di destra né un po' più di sinistra, non c'entriamo nulla con queste categorie ideologiche.

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