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Grillo serra le fila: “PD pensa alle banche, la Lega al potere, il M5s ai cittadini”

Sul blog di Grillo la difesa del territorio passa dall’elogio al sindaco Antonio Cozzolino, capace di tenere testa al Governo, ed evitare che il porto di Civitavecchia venga trasformato in un hotspot.
A cura di Annalisa Cangemi
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Suona più o meno come una "chiamata alle armi" o, se vogliamo, una captatio benevolentiae, dal sapore ora retrò e ora retorico, il post che Beppe Grillo dedica ai 2.061 consiglieri comunali del M5s, quelli che il comico genovese definisce degli "eroi". Gente comune, seria, volenterosa, anche di sani principi sembra dire, che svolge il proprio compito esclusivamente come servizio alla comunità. Il comandante che esorta i suoi, come un capitano Achab che scongiura l'ammutinamento dei marinai, sedotti dall'idea di abbandonare la ricerca di una quasi mitologica Moby Dick. I tempi sono maturi, anche perché i sondaggi sono favorevoli. Le ultime percentuali (Euromedia) danno il Movimento in crescita di mezzo punto in questa settimana. Il contestuale calo del Pd, indica che il M5s è il primo partito in Italia.

Il tema centrale del blog è ancora una volta quello dei migranti, in opposizione alle politiche di accoglienza. Il sostegno di Grillo questa volta va al sindaco Antonio Cozzolino, per assecondare il dissenso dei suoi cittadini, ha cercato di bloccare, riuscendo nell'impresa, l'istituzione di un hotspot nel porto di Civitavecchia, per alleggerire i porti siciliani, quasi al collasso. Dopo l'incontro di oggi a Roma con il prefetto Mario Morcone, il sindaco ha annunciato che la città laziale aderirà al progetto Sprar, il sistema di centri seconda accoglienza, destinato ai migranti che richiedono protezione internazionale.

Grillo parla di "tessuto sociale lacerato", di "comunità tutta da ricostruire", a cui stanno facendo fronte le piccole amministrazioni a cinque stelle sparse per il territorio, che si sono prese l'onere di ricostituire quella rete smagliata. E se spesso l'identità si fonda proprio sulla definizione del suo contrario, anche i grillini esistono e si riconoscono nella presa di distanza da Renzi, dal Pd, dal traditore "spedito dal circolo di banchieri che lo ha lanciato al governo del paese". Non è un caso che si riparta dalla narrazione delle origini del movimento e dei suoi capisaldi: "rivalutare le realtà locali, sostenerle e aggiornarle gradualmente, coinvolgendo i cittadini di territori sempre più vasti, saltare le province (per un minimo di senso della decenza) e quindi arrivare alle regioni". E su questo Beppe Grillo sembra voler dare una spallata alla Lega. Perché in fondo, si chiede, serve veramente un'ideologia del territorio? Una fede, che fondi le sue basi "sulle boccette piene d'acqua del Po", simbolo di una storia anacronistica? Il consenso deve semplicemente partire dal basso, dalle piccole realtà. E poco importa se può sembrare un atteggiamento populistico, meglio dirlo chiaro e tondo: le sirene della divisione, della discordia, che tanto male hanno fatto al Pd negli ultimi mesi, al M5s proprio non interessano.

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