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Grillo: “Ok al governo Pd-Pdl con nuova legge elettorale e tagli”. Ma poi arriva la smentita (VIDEO)

Il leader del Movimento 5 Stelle lo ha detto al settimanale tedesco Focus: “Appoggeremo il governissimo Pd-Pdl, ma solo alle nostre condizioni”. Poi, però, frena subito: “non lo faranno mai, stanno bluffando per guadagnare tempo”. E quindi arriva la (parziale) smentita sul blog.
A cura di Biagio Chiariello
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Beppe Grillo sull'Etna, comizio a 2000 metri

UPDATE –  "Per quanto mi riguarda, lo ripeto per l'ultima volta, il M5S non darà la fiducia a nessun governo (tanto meno a un governo Pd-Pdl), ma voterà legge per legge in accordo con il suo programma". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, con un post scriptum aggiunto all'intervento di ieri ("Il mercato delle vacche del pd").

Il Movimento 5 Stelle sarebbe disposto a sostenere un governo Pd-PdL se tra le prime misure fosse approvato il cambio della legge elettorale, la cancellazione dei rimborsi elettorali e al massimo due mandati per parlamentare: Il Grillo-pensiero è riportato dal settimanale tedesco Focus, che ha intervistato l'ex comico genovese. Il condizionale, però, è d'obbligo se andiamo a considerare gli anatemi dello stesso leader del M5S che solo ieri puntava il dito contro "il mercato delle vacche del Pd, hanno la faccia come il c…", negando categoricamente ogni possibilità di accordo con lo schieramento di centrosinistra.

Se Bersani e Berlusconi proponessero l'immediata modifica della legge elettorale, la cancellazione dei rimborsi elettorali e la durata massima di due legislature per ogni parlamentare, sosterremmo ovviamente subito un governo del genere».

E' lo stesso Grillo, però, ad affossare questa ipotesi, poiché a suo avviso Pd e Pdl "non lo faranno mai, stanno solo bluffando per guadagnare tempo". Al settimanale tedesco il leader del Movimento 5 Stelle ha comunque proposto anche temi, per così dire, più "classici", sottolineando come  il sistema economico italiano sia prossimo al crollo definitivo e le risorse nelle casse dello Stato siano appena sufficienti per coprire i prossimi sei mesi: “Ai vecchi partiti do ancora sei mesi e poi è finita – attacca Grillo – a quel punto non riusciranno più a pagare né le pensioni, né gli stipendi pubblici”. L’Italia, dice, dovrebbe trattare con l’Europa una rinegoziazione del suo debito pubblico: “Siamo schiacciati non dall’euro, ma dai nostri debiti, con 100 miliardi di euro all’anno di interessi siamo morti, non ci sono alternative". Quindi torna su quella proposta economica fatta già in più occasioni: "se le condizioni non dovessero cambiare, l'Italia dovrebbe uscire dall'euro e tornare alla lira".

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