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Grillo: “Flusso di profughi è figlio delle nostre guerre. Non lo fermiamo coi carri armati”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle attacca la cancelliera tedesca sul suo blog: “Ma la Merkel e Hollande finora dove stavano? In un buco nero? Su Marte? Senza azioni coraggiose, nuove e di lungo termine si rischia la catastrofe con 200 milioni di arrivi nei prossimi anni”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare di immigrazione Beppe Grillo, con un breve post pubblicato sul suo blog dal titolo “il piano Merkel”. Si tratta sostanzialmente di una proposta: un nuovo piano Marshall per il Sud del mondo, con risorse prese dal Pil dei singoli Stati da affidare ad una commissione di controllo in modo da pianificare investimenti mirati in Africa. A ciò bisognerebbe affiancare l’eliminazione della produzione di armi e lo stop alle cosiddette missioni di pace: nella lettura di Grillo, infatti, il flusso di profughi è “figlio delle nostre guerre e delle nostre armi”.

Non manca ovviamente una ulteriore critica al sistema dell’accoglienza in Italia, che non va oltre una “carità pelosa” e presenta ancora tempi lunghissimi per la verifica dei requisiti di protezione internazionale: “grazie all’incapacità di Alfano”, scrive Grillo sul suo blog, “in Italia i tempi sono di circa due anni”.

Ecco come argomenta il capo politico del Movimento 5 Stelle:

La migrazione biblica in corso non la fermeranno i carri armati, né i fili spinati o l'affondamento dei barconi. Non è arrivata all'improvviso. La UE e i vari governi nazionali sembrano sempre cadere dal pero e strumentalizzano la situazione come se loro non fossero la causa prima del problema. Non si è udita una sola voce di condanna delle cause, né una strategia di lungo termine per integrare queste persone in una Europa devastata dalla disoccupazione. Vogliamo creare immensi ghetti e banlieue? Al di là di una carità pelosa non si va, ignorando che su questa strada gli europei rottameranno gli attuali partiti e faranno risorgere movimenti neonazisti. Ora si mette in discussione il regolamento di Dublino (che impone al profugo la permanenza nel Paese di arrivo), solo ora si chiede di accelerare le procedure di riconoscimento dei profughi (in Italia grazie all'incapacità di Alfanosono di circa due anni).

Misure che il M5S ha chiesto da tempo venendo sbeffeggiato o ignorato o accusato di razzismo. Ma la Merkel e Hollande finora dove stavano? In un buco nero? Su Marte? Senza azioni coraggiose, nuove e di lungo termine si rischia la catastrofe con200 milioni di arrivi nei prossimi anni (fonte CdS). E' obbligatorio dare a queste persone delle migliori opportunità di vita nelle loro nazioni con investimenti mirati (sanità, infrastrutture, delocalizzazione di aziende produttive) con un nuovo Piano Marshall che potremmo attualizzare in "Piano Merkel" finanziato con una quota dei Pil nazionali da destinare all'Africa con una Commissione di controllo. Altre azioni sono l'eliminazione della produzione di armi (l'Italia è la quinta produttrice mondiale) e la fine dell'ingerenza occidentale con missioni di pace e subordinazione totale agli interessi americani nel Mediterraneo e in Medio Oriente. Il flusso dei profughi da Afghanistan, Siria, Iraq e dalla Libia è figlio delle nostre guerre e delle nostre armi. E' ora di farsi un'esame di coscienza.

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