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Grillo di nuovo contro De Benedetti: “È il ventriloquo di Renzi”

Dopo le rivelazioni fatte (inconsapevolmente) da Fabrizio Barca a La Zanzara, Grillo torna all’attacco di De Benedetti e lancia l’hashtag #DeBenedettiStaiSereno.
A cura di Redazione
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È ormai di qualche ora fa la diffusione della telefonata in cui l'ex ministro per la Coesione Territoriale del Governo Monti Fabrizio Barca, rispondendo ad un finto Nichi Vendola (in realtà un collaboratore della trasmissione radiofonica La Zanzara), raccontava di pressioni ricevute dal "patron" del gruppo L'Espresso Carlo De Benedetti affinché accettasse l'offerta di partecipare all'esperienza di Governo di Matteo Renzi. In molti hanno interpretato le parole di Barca come un segno dell'ingerenza del gruppo editoriale de La Repubblica (tra le altre testate) nella crisi di Governo che ha portato alla "staffetta" fra Enrico Letta e Matteo Renzi.

Tra questi ovviamente Beppe Grillo, che, nel ricostruire il ruolo dell'ingegner De Benedetti nelle vicende politiche italiane, lo immagina come il ventriloquo di Renzi e lancia l'hashtag #DeBenedettistaisereno:

25 anni sono tanti. Un quarto di secolo con due partiti dominati da due persone: De Benedetti e Berlusconi, che in pubblico si combattono e in privato convergono quando hanno gli stessi interessi. Il gruppo l'Espresso è il primo sponsor di Renzie, si può dire che giornalisticamente lo ha inventato, costruito nell'ultimo anno. Renzie, il Largo Inteso, è come Arlecchino servitore di due padroni. Un pupazzo con due ventriloqui. Il Governo italiano, come riportato da una telefonata a Barca, non è solo extraparlamentare, deciso da 136 persone in una stanza, ma anche extraterritoriale, pilotato dalla villa di Saint Moritz dall'Ingegnere. Tutti a casa!

L'ex ministro Barca ha ricevuto una telefonata da un finto Vendola (registrata e diffusa da La Zanzara) in cui esprime preoccupazione per l'irresponsabilità politica con cui si sta formando il nuovo governo, per il fatto che tra 30 giorni il Paese andrà via di testa quando si capirà che dietro questa operazione non c'è niente e soprattutto per le pressioni indebite da parte di Carlo De Benedetti, tessera numero uno del pdexmenoelle e padrone de La Repubblica, nella nomina dei ministri che ha subito personalmente per quanto riguarda il ministero dell'Economia, attraverso mezzi come sms di giornalisti e sondaggi farlocchi su La Repubblica. Fuori i lobbisti dalla politica! #DeBenedettistaisereno

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