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Grillo: “Con i tagli alla sanità del Governo, chi si ammala è perduto”

Nuovo attacco del capo politico del Movimento 5 Stelle al ministro Lorenzin: e parte la mobilitazione con l’hashtag #muorisereno.
A cura di Redazione
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Non accenna a placarsi la polemica per la scelta del Governo di mettere nero su bianco una bozza degli esami medici e delle visite specialistiche che saranno soggetti ad una serie di “criteri di erogabilità” e prescrivibilità da parte dei medici. Si tratta, come abbiamo cercato di spiegarvi qui, di esami considerati “a rischio spreco”, che d’ora in avanti i medici potranno prescrivere solo in presenza di determinate condizioni, o per soggetti a rischio vulnerabilità sociale o sanitaria.

L’elenco, una prima bozza che ora è al vaglio dei sindacati di categoria, dovrà ottenere il via libera dal Consiglio Superiore della Sanità e successivamente dal Parlamento. Contro questa scelta, e più in generale dell’approccio del ministro Lorenzin (ricordiamo che tagli per 7 miliardi in 3 anni sono stati inseriti all’interno del Dl Enti locali), si è scagliato il Movimento 5 Stelle, che ha annunciato una mobilitazione in sede di discussione della legge di stabilità.

Oggi Beppe Grillo prova ad argomentare tale posizione con un breve post, accompagnato dall’hashtag #MuoriSereno:

Che bello morire senza sapere di essere malato. Molti ragionano così. Hanno paura delle diagnosi "E se poi mi trovano qualcosa?". Per questo il governo ha avviato l'ennesima riforma, quella sui tagli sulla salute per mano di Maga Magò Beatrice Lorenzin. Per fare un favore a chi è malato ma preferisce non saperlo. Così malattie che, in presenza di sintomi,possono essere sconfitte con la prevenzione saranno sconfitte solo dalla morte, magari improvvisa, di chi ne è affetto che fino a quel momento vivrà tranquillo. Perchè soffrire per il risultato di una Tac o di una Risonanza magnetica, vivere nell'ansia di un risultato che potrebbe rivelarsi una neoplasia? Meglio non sapere.

208 esami in gran parte diagnostici non verranno più erogati se non sotto la responsabilità del medico che potrà essere sanzionato economicamente in caso di valutazione di "non necessità". Supponiamo che il medico non prescriva una tac per sfuggire a eventuali sanzioni. Cosa farà il paziente? O rinuncia con gravi rischi per la sua salute o si rivolge a una clinica privata se può permetterselo, la maggior parte dei pensionati, dei disoccupati, degli esodati non può. Maga Magò Lorenzin, che come background per il ruolo di ministro della Salute ha un diploma di liceo classico, dice che le misure saranno condivise con i medici. E' una presa per il culo. Prima decide poi si consulta con la categoria. In puro stile di questo governo littorio. Qualunque medico sa che una diagnosi, oltre a salvare la vita al malato, costa meno di un intervento quando la malattia è già sviluppata. Quindi questi tagli, inseriti con linguaggio burocratico-curiale in un documento dal titolo "Individuazione delle condizioni di erogabilità e delle condizioni di appropriatezza prescrittiva" aumenteranno i costi della Sanità, non li diminuiranno, ma avranno però il vantaggio di favorire la sanità privata. La riforma punta a ridurre gli "sprechi" con tagli che arriveranno a sette miliardi entro il 2017. Chi si ammala è perduto, però può far finta di essere sano.

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