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Grillo attacca le tv: “Giornalisti, pentitevi. L’hanno fatto anche i mafiosi”

L’attacco di Grillo alle tv che “diffamano” il M5S. Ai giornalisti, scrivendo sul suo blog, dà un “consiglio”: quello di pentirsi, di fare outing. “Spiegate in diretta che siete costretti a occultare, a tagliare, schernire per salvare il vostro lavoro”.
A cura di Susanna Picone
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Ancora una volta Beppe Grillo ha attaccato televisioni e giornalisti in un post sul suo blog dal titolo eloquente: “Pentitevi!”. Il leader del Movimento ha attaccato coloro che a suo dire diffamano i 5 Stelle e a loro ha rivolto un appello, appunto quello di pentirsi. “Pentitevi – scrive Grillo – fate outing e spiegate in diretta che siete costretti a occultare, tagliare, schernire per salvare il vostro posto di lavoro e, insieme, la visibilità, le relazioni importanti”. E Grillo non evita un confronto con i mafiosi: “Persino la mafia ha avuto il pentitismo”, ha affermato. Il comico genovese ha spiegato, nel suo post, dell’esistenza di sette televisioni nazionali, di cui tre sono pubbliche “ma sono in mano ai partiti”. Tre sono di Berlusconi e una è di Cairo, un ex dipendente del Cavaliere. Ogni giorno – scrive Grillo – diffamano il M5S, il primo movimento nazionale “e per questo nemico da abbattere”.

Ai giornalisti “Avrete l’occasione per riscattarvi” – Tra i giornalisti – scrive Grillo –“non tutti però sono uguali, qualcuno vive questa situazione come un fardello, un prezzo da pagare”. Ed è a loro che, appunto, il leader del Movimento 5 Stelle chiede un pentimento. Se questi giornalisti – sono diversi i nomi che Grillo fa sul suo blog –  faranno il loro “atto di coraggio” saranno inseriti – continua il post – “in una white list, celebrati come Giornalisti della Terza Repubblica”. Avranno l’occasione per riscattarsi. E così conclude Grillo sul blog.

Voi siete delle pedine, forse inconsapevoli, di una dittatura che non usa le pallottole, ma la denigrazione, la diffamazione, per la distruzione mediatica dell'avversario. Voi non siete la testa del serpente, ma le sue squame, la sua pelle che cambierà come si cambierebbe un vestito. Pentitevi. Ve ne saremo riconoscenti. Un conduttore di telegiornale in prima serata che guardasse schifato il foglio di fronte a sé esclamando "Io questa merda non la dico!" cambierebbe l'Italia. Pentitevi, vi perdoneremo anche se siete fuori tempo massimo da un pezzo.

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