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Grillo accusa Renzi: “compra i voti”. Lanciato il tour dei deputati sospesi

Il premier Renzi come Achille Lauro, che “per diventare sindaco di Napoli regalò ai potenziali elettori una scarpa con la promessa di dare la seconda se fosse stato eletto. Gli 80 euro di Renzie sono peggio”, scrive il leader del M5S.
A cura di Biagio Chiariello
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 Un filmato, un sondaggio che invita gli iscritti al blog a votare "Chi è il miglior contapalle" e sopratutto un paragone con Achille Lauro. Beppe Grillo torna ad attaccare il premier Matteo Renzi. Il leader del Movimento 5 Stelle fa riferimento a quegli 80 euro in più in busta paga per chi ne guadagna 1.500 di cui ha parlato il Presidente del Consiglio. In tal senso sottolinea come Lauro "per diventare sindaco di Napoli regalò ai potenziali elettori una scarpa promettendo la seconda se avesse vinto. Gli 80 euro di Renzi sono peggio. Saranno in busta paga, se ci saranno, dopo le europee". A tal proposito non fa sconti a Renzi accusandolo di essere un "venditore di pentolame". E scrive: "Renzie è imbarazzante a tal punto che i bambini ridono quando guardano il telegiornale, non chiedono più ai genitori di cambiare canale e di vedere i cartoni animati". C'è quasi spazio all'ilarità quando Grillo paragona il neo primo ministro a "Gianni e Pinotto, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Stanlio e Ollio. In futuro lo trasmetteranno anche su Boing insieme a Peppa Pig e ai Puffi nella parte del puffo bugiardo". Quindi il sondaggio provocatorio: "Chi è il miglior contapalle? D'Alema, Prodi, Renzi?".

Questo il post integrale sul blog di Beppe Grillo:

Se c'è una costante nella Storia d'Italia è rappresentata dai Venditori di Pentole, dagli imbonitori un tanto al chilo, da chi la spara più grossa per un pugno di voti. La cosa straordinaria è che gli italiani ci cascano sempre. L'esperienza non li vaccina. Ci vorrebbe una terapia di popolo, una seduta psicoanalitica più che della sapienza degli storici per capire il comportamento dei cittadini di questo Paese. L'attuale venditore di pentolame, in arte Renzie, è imbarazzante a tal punto che i bambini ridono quando guardano il telegiornale, non chiedono più ai genitori di cambiare canale e di vedere i cartoni animati. Renzie è meglio di Gianni e Pinotto, di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, di Stanlio e Ollio. In futuro lo trasmetteranno anche su Boing insieme aPeppa Pig e ai Puffi nella parte del puffo bugiardo. Il titolo di Repubblica, il giornale di De Benedetti, titola oggi "Renzi: le pensioni non si toccano". E' una non notizia che infonde però sicurezza. Le non azioni sono la nuova politica di Governo. Non farò questo, non farò quello. L'elenco delle cose che non saranno fatte sarà discussa nel Consiglio dei ministri insieme a quelle che si dovrebbero fare, ma comunque non saranno fatte. E' un marketing malato che provoca nausea. "Chi l'ha messo lì quello?" "Quando finisce di prenderci per il culo?" sono le domande più ricorrenti tra la gente. Renzie ha detto che se non ci saranno i soldi per erogare 80 euro al mese in più da giugno sarà giusto considerarlo un buffone. Se lo dice da solo… Per risanare le finanze pubbliche a colpi di tweet e di vendite su ebay ha promesso un'asta per 150 auto blu. Che dire? E' impossibile persino commentare. Renzie può sbaragliare tutti i contapalle, ne ha i numeri. Dal Berlusconi con la promessa della eliminazione dell'ICI e della social card a Achille Lauro che per diventare sindaco di Napoli regalò ai potenziali elettori una scarpa con la promessa di dare anche la seconda se fosse stato eletto. Gli 80 euro di Renzie, senza copertura finanziaria, senza il supporto di un decreto legge, sono peggio delle scarpe di Lauro. Lui almeno una scarpa prima delle elezioni l'ha data. Gli 80 euro saranno in busta paga, se ci saranno, solo dopo le elezioni europee. Da un voto due scarpe, a un voto 80 euro (forse…).

In un altro post Beppe Grillo lancia invece il tour dei deputati sospesi. “I 26 decorati M5S nelle piazze d’Italia” con il “#NonCiFermate Tour”. Il riferimento è ai parlamentari ‘grillini' sospesi per i disordini in Aula a seguito della discussione del dl Bankitalia e all’applicazione della cosiddetta “ghigliottina” da parte della presidente della Camera, Laura Boldrini. 27 tappe per altrettante città, dal 17 marzo al 15 aprile. “Abbiamo deciso di usare questi giorni di ferie forzate – scrive Grillo con riferimento ai giorni di sospensione – per girare l’Italia, fare tante agorà, incontrare i cittadini e informarli di quello che accade all’interno dei palazzi del potere. Si parte lunedì 17 marzo a Verona per la prima tappa. È un percorso di agorà itineranti che si concluderà il 15 aprile a Torino. Il tour comprende 29 tappe principali, e toccherà circa 80 località in tutta Italia: da Nord a Sud. Tutte le informazioni sul calendario dettagliato degli incontri, nonchè i link alle dirette streaming serali e alle dirette radio saranno presto disponibili”, si assicura sul blog, dove vengono riportate già oggi date e tappe dell’evento.

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