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Grecia: sinistra contro il governo Tsipras, negozi distrutti e auto incendiate

Dopo un corteo pacifico ieri sera, nella notte ad Atene un gruppo di manifestanti ha dato vita a violenze in strada.
A cura di Antonio Palma
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È stata una notte di proteste, violenze e scontri con la polizia quella appena trascorsa ad Atene. Nella capitale greca infatti si sono viste vere proprie scene di guerriglia urbana con vetrine dei negozi distrutte, lanci di molotov, auto date alle fiamme e scontri con la polizia. A scatenare le violenze alcune decine di dimostranti scesi in piazza ad Atene per protestare contro il governo e in particolare contro il nuovo piano di riforme messo in cantiere dall'Esecutivo guidato da Tsipras per ottenere un’estensione di quattro mesi del prestito internazionale. La manifestazione, organizzata dall’estrema sinistra che contesta a Tsipras di non avere mantenuto le promesse delle campagna elettorale, aveva chiamato a raccolta giovedì sera circa 450 partecipanti alcuni dei quali dopo la pacifica marcia di protesta hanno dato vita ad una guerriglia urbana durante la notte. In particolare una cinquantina di manifestanti vestiti di nero e incappucciati hanno imperversato per le strade di Atene bruciando cassonetti e automobili, distruggendo negozi e danneggiato autobus. La polizia in assetto antisommossa è intervenuta per fermarli e ci sono state diverse cariche e scontri, durante le quali alcune persone sono rimaste lievemente ferite.

Le difficoltà di Tsipras

Al di là degli scontri di questa notte, l'accordo approvato dai creditori internazionali la scorsa settimana ha messo in seria difficoltà il governo Tsipras innescando una serie di proteste nel Paese. Oggi sono previste altre manifestazioni di protesta ad Atene e anche all'interno dello stesso partito del Premier, Syriza, non mancano i malumori. Mercoledì infatti il Premier ha avuto molto da fare per convincere i parlamentari del partito della bontà del compromesso firmato con i creditori. Del resto i margini di manovra di Tsipras sono molto stretti. Per ottenere l'estensione del prestito il governo ha dovuto rinunciare ad alcune delle promesse fatte in campagna elettorale come il progetto di aumentare il salario minimo, anche se si è riservato la possibilità di dare risorse economiche ai più indigenti.

Berlino approva il piano di aiuti

Intanto per Tispras arriva una buona notizia da Berlino dove il Bundestang, il parlamento tedesco, ha votato a larga maggioranza il via libera all'accordo raggiunto tra la Grecia e la Ue per l'estensione di altri quattro mesi del piano di aiuti. L'ok della Germania era quasi scontato dopo il sì della cancelliera Merkel all'accordo con la Grecia e le parole di appoggio al piano anche di uno dei più duri contro Atene, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble. "La Grecia ha accettato senza riserve di realizzare il programma" di riforme, ha spiegato infatti il ministro tedesco, aggiungendo: "Il voto di oggi serve a dare più tempo alla Grecia, per realizzare con successo il suo programma. Aiutiamo la Grecia, in misura straordinaria, per darle il tempo di diventare di nuovo competitiva sul mercato"

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