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Grecia, scontri con la polizia davanti al Parlamento di Atene (VIDEO)

Secondo giorno di sciopero generale in Grecia proclamato dai sindacati contro l’approvazione di un nuovo pacchetto di misure di austerità. Ad Atene, dinanzi al Parlamento, la tensione è alta: lacrimogeni e bombe molotov tra manifestanti e polizia.
A cura di Susanna Picone
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Secondo giorno di sciopero generale in Grecia proclamato dai sindacati contro l’approvazione di un nuovo pacchetto di misure di austerità. Ad Atene, dinanzi al Parlamento, la tensione è alta: lacrimogeni e bombe molotov tra manifestanti e polizia.

Nel secondo giorno di sciopero generale in Grecia, e a poche ore dal voto parlamentare per l’approvazione di un nuovo pacchetto di misure di austerità chieste dalla Troika, è alta la tensione ad Atene, dove nei pressi del Parlamento si sono radunate migliaia di persone. Da stamane piazza Syntagma era gremita di gente e la manifestazione è stata tranquilla finché in serata è scoppiata la guerriglia tra alcuni manifestanti e i numerosi agenti in tenuta antisommossa schierati per proteggere il Parlamento: la polizia ha lanciato gas lacrimogeni e con gli idranti sta provando a respingere i manifestanti in piazza. I manifestanti, da parte loro, lanciano bombe molotov e pietre verso la sede del Parlamento ellenico. Alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme, il fuoco sarebbe arrivato fino a una edicola. Alcuni gruppi di manifestanti stanno tentando di lasciare la zona da strade laterali, dove sono schierati cordoni di agenti.

Il dibattito sul pacchetto delle misure di austerità – Stamane, in merito al voto dei parlamentari, si era espresso il leader della Gsee Nikos Kioutsoukis, tra coloro che hanno proclamato il quarto sciopero generale del 2012: “Se i parlamentari voteranno per le nuove misure – ha fatto sapere il sindacato – commetteranno il più grave crimine politico e sociale di sempre contro il paese e il popolo”. Le misure di austerity prevedono aumenti delle tasse e tagli alle pensioni, misure che, per i manifestanti in piazza, porteranno indietro di anni il Paese. La Grecia, intanto,  da due giorni è paralizzata a causa dello sciopero: trasporti pubblici fermi, scuole, banche e uffici pubblici chiusi. Braccia incrociate, dunque, contro il pacchetto di provvedimenti che, in ogni caso, dovrebbe passare per un pugno di voti.

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