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Grecia, il panettiere di Kos che ogni giorno va al porto per donare il pane ai migranti

La storia di Dyonisis Arvanitakis, che ogni giorno dona 100 chili di pane ai migranti: “Io sono stato come loro”.
A cura di A. P.
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C'è un panettiere a Kos, in Grecia, che ogni giorno dopo aver preparato il pane per il suo negozio, prende il suo furgoncino e si dirige verso il porto dove dona decine di chili di pane fresco ai migranti in arrivo. Come racconta La Stampa lui è Dyonisis Arvanitakis, da tempo una vera istituzione nell'Isola greca tanto da essersi meritato anche una citazione da parte del presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker davanti al parlamento di Bruxelles, durante il discorso annuale sullo Stato dell’Unione. Questo impegno quotidiano è stato un passo naturale per l'uomo quando ha visto i primi migranti arrivare e si è immedesimato nella loro storia. Del resto il passato di Arvanitakis nasconde una storia di emigrazione e fame che gli ritorna in mente ogni volta che vede quei disperati sbarcare al porto. Nel 1957 infatti l'uomo aveva dovuto lasciare il Paese e la sua casa nel Peloponneso per scappare dalla miseria. Approdò in Australia dove per lungo tempo non riusciva a trovare un lavoro patendo i morsi della fame.

"Quando sono arrivato non sono riuscito a trovare un lavoro perché non parlavo inglese e in quei mesi ho capito cosa fosse la fame. Chi non l’ha mai patita non può capire cosa provano quelle persone. Io sono stato come loro" racconta il panettiere. Ora, dopo aver fatto abbastanza soldi ed essere tornato i Patria dove ha aperto la sua bottega, si è messo a disposizione degli altri migranti che arrivano in Europa in cerca di una vita migliore. "Quando ero un ragazzo, nel Peloponneso si pativa la fame e oggi è lo stesso, per questo scappavamo. Vivere per strada, non avere da mangiare, non conoscere la lingua sono cose che non si scordano facilmente, ha sottolineato l'uomo, concludendo: "Ho cominciato a caricare il furgone di pane per donarlo a quelle persone. Ogni giorno ne facciamo circa 100 chili in più ma arrivano sempre più persone, l’Europa dovrebbe venire a vedere cosa succede qui".

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