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Grecia, il ministro Varoufakis: “Vogliamo la ristrutturazione del debito”

La richiesta del ministro delle Finanze arriva dopo che che Atene aveva annunciato che la soluzione era vicina. Intanto il portavoce del governo appare ottimista: “Auspichiamo accordo entro domenica”.
A cura di Susanna Picone
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L’ultima richiesta del governo greco, dopo aver parlato nelle ultime ore di un accordo vicino, arriva dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis che, intervenendo oggi in Parlamento ad Atene, secondo quanto riporta Bloomberg ha chiesto “la ristrutturazione del debito”. Il ministro ha parlato anche della pressione dei creditori sulla revisione dell’Iva definendola “asfissiante”. Varoufakis ha spiegato che l'atteggiamento del Fmi “è opaco”, perché “ha iniziato con una prospettiva positiva, ma arrivando purtroppo a una quasi totale inaffidabilità”. Per il ministro, invece, nelle riunioni all'Eurogruppo i suoi omologhi europei avrebbero dimostrato maggiore comprensione rispetto alla situazione e alle proposte greche. Poco dopo l’intervento di Varoufakis il portavoce del governo greco Gabriel Sakellaridis – lo riporta ancora Bloomberg – ha fatto sapere che Atene vuole un accordo entro domenica. Il portavoce ha detto che Atene sta facendo del suo meglio per evitare un default e che una intesa sarà raggiunta molto presto. “Tutti – ha spiegato – anche i creditori, vogliono evitare un default del Paese”. Il portavoce del governo ellenico ha inoltre sottolineato l'intenzione dell'esecutivo Tsipras di onorare tutte le rate dei rimborsi al Fmi.

Lagarde smentisce il governo greco – Intanto il direttore del Fmi Christine Lagarde, intervistata dalla tv tedesca Ard, ha detto che c’è ancora molto lavoro da fare prima che la Grecia e i suoi creditori internazionali possano chiudere l’accordo che garantirebbe al Paese nuovi aiuti finanziari. “Stiamo tutti ancora lavorando verso una soluzione per la Grecia e direi che non abbiamo ancora raggiunto risultati sostanziali”, ha affermato Lagarde, secondo cui c’è dunque ancora molto da fare. “In assenza di un accordo rapido” si potrebbero materializzare i rischi “di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio dei paesi dell'eurozona più vulnerabili”, questo invece l'allarme lanciato dalla Bce nel Financial Stability Review, sottolineando che “la lunghezza e l'incertezza delle trattative” portano estrema volatilità nella Borsa greca.

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