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Grecia: ancora nessun piano, Tsipras chiede prestito ponte

Dopo che la Grecia ha detto “no” al referendum, nessuna decisione dal vertide dell’Eurogruppo. Domenica nuovo eurosummit con tutti i 28 Paesi membri dell’Ue.
A cura di Susanna Picone
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Ore 23.10 – Concluso il vertice Europeo: nessuna decisione, nuovo summit domenica – A circa quattro ore dall'avvio, si è concluso l'Eurosummit di Bruxelles sulla crisi della Grecia. Nessuna decisione concreta è stata presa dai partecipanti e non è prevista una dichiarazione conclusiva dei lavori. "Non c'erano aspettative di avere già oggi una nuova proposta, né misure concrete" precisano da Bruxelles fonti del Consiglio europeo. Il programma dei lavori prevede ora per giovedì la nuova proposta di Atene per un nuovo piano e domenica un nuovo eurosummit con tutti i 28 Paesi membri dell'Ue per discutere collegialmente della proposta della Grecia. "Non ho mai parlato di scadenze, ma abbiamo solo 5 giorni per trovare l'accordo finale, tutti hanno responsabilità di trovare una soluzione, altrimenti le conseguenze comprendono il fallimento della Grecia e delle sue banche", ha detto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, aggiungendo: "La situazione è molto critica, nessun accordo domenica significa conseguenze per tutti".

Ore 22.20 – Ministro greco: "C'è volontà di darci un'altra possibilità" – Dall'Unione europea c'è la volontà politica di darci un'altra possibilità". Lo ha dichiarato il neo ministro delle Finanze greco Euclide Tsakalotos, lasciando il palazzo di Bruxelles dove è in corso il vertice straordinario dell'Eurozona sulla crisi della Grecia. Tsakalotos è stato appena nominato ministro dell'economia di Atene da Tsipras dopo le dimissioni di Yanis Varoufakis. Il Ministro però non è nuovo ai colloqui visto che era già a capo della delegazione greca nei precedenti colloqui coni creditori che poi sono falliti e hanno portato al referendum

Ore 20.10 – Obama telefona a Merkel: "Atene resti nell'Eurozona". Grande pressione da parte della Casa Bianca sui leader europei affinché si giunga ad un accordo sulla crisi della Grecia. Dopo aver parlato già con Hollande, oggi il Presidente Usa Barack Obama infatti ha avuto un colloquio telefonico anche con la cancelliera tedesca Angela Merkel ribadendo la necessità che Atene rimanga nell'Eurozona. A riferirlo è stato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, spiegando che prima del colloquio il presidente americano ha avuto anche un dialogo col premier greco Alexis Tsipras. "Sono negoziati complicati, ma per raggiungere un'intesa è necessario essere costruttivi. Il successo è nell'interesse di tutti e passa per un accordo su un pacchetto di misure condivise" hanno spiegato da Washington

Ore 18.50 – Renzi: "Accordo possibile ma vanno rispettate le regole" – "Credo che ai governanti greci interessi restare nell'euro, ma bisogna seguire delle regole. Si possono interpretare con flessibilità, ma vanno seguite" lo ha dichiarato il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi arrivato a Bruxelles per partecipare all'Eurosummit sulla crisi della Grecia. "Con un po' di buona volontà l'accordo sulla Grecia può essere trovato. Probabilmente non oggi ma nelle prossime ore", ha poi aggiunto il Premier, concludendo: "Non sono preoccupato per l'emergenza greca, penso che una soluzione tecnica possa essere trovata anche agevolmente. Sono preoccupato invece per l'Europa. L'Europa ha bisogno di investire sulla crescita, sull'innovazione, sul futuro. Sono molto preoccupato che l'Europa resti vittima delle sue procedure". Intanto proprio i timori legati alla crisi della Grecia greca pesano su Piazza Affari che oggi subisce un nuovo crollo chiudendo la giornata a quasi -3%

Ore 18.40 – Nuovo stop della Merkel : "Mancano le basi per negoziare"- Dopo un iniziale ottimismo sembra prevalere di nuovo la sfiducia all'Eurosummit di Bruxelles sul futuro di un accordo con la Grecia. Dopo la mancata presentazione di una proposta scritta da parte di Atene e con la richiesta di altri prestiti infatti gli altri leader Ue hanoa fato marcia indietro. In particolare la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito che no ci son le condizioni per iniziare una nuova trattativa. "Noi oggi ci consulteremo ma non avremo ancora un quadro definitivo: dopo il più che chiaro referendum greco, non ci sono ancora le condizioni per cominciare le trattative per un programma nella cornice dell'Esm" ha dichiarato Merkel. "Aspettiamo da parte di Tsipras proposte concrete, precise e convincenti" ha ribadito anche il premier belga Charles Michel esprimendo "stanchezza di fronte a un governo che continua a rimandare il momento di assumersi le sue responsabilità". Più possibilista Hoillande che ha spiegato "La Grecia ha enunciato la sua proposta all'Eurogruppo ma deve essere precisata, completata e finalizzata". A quanto di apprende, il premier greco Alexis Tsipras dovrebbe avere un incontro ristretto proprio con il presidente francese e la cancelliera tedesca prima dell'inizio del vertice straordinario dell'Eurozona

Ore 16.40 – Secondo fonti dell'eurozona, la delegazione del governo greco guidata dal neo ministro dell'Economia ha fatto ora una presentazione orale, mentre domani arriverù il testo scritto delle proposte di Atene. Secondo altre fonti, dovrebbe essere Tsipras a parlarne all'Eurosummit di stasera.

Ore 16.00 – Alexis Tsipras si è presentato al vertice dell'UE senza un piano finanziario in mano, ma con la richiesta di 7 miliardi di euro – da stanziare possibilmente nelle prossime 48 ore – per far fronte alle emergenze. No all'ipotesi di un prestito ponte di 7 miliardi di euro e al taglio del debito greco da parte dei Paesi della nuova Europa che, entrati nell'unione monetaria al prezzo di grandi sacrifici, non accettano l'idea di sconti alla Grecia. E' quanto emerge dalle dichiarazioni dei ministri delle Finanze, giunti a Bruxelles per l'Eurogruppo. Kazimir, ministro slovacco, definisce la possibilità di una riduzione del debito una "linea rossa": "Impossibile". Così anche l'islandese Stubb. Reirs, ministro di Riga: sì alla "Grexit se può rafforzare l'Eurozona".

Ore 14 – Renzi: “Problema è capire che Europa vogliamo”. “Sto per andare a Bruxelles in un ennesimo dibattito sull'Europa. Ma c'è un problema più grande dell'emergenza Grecia, il problema di che tipo di Europa vogliamo per il futuro” e per costruire “un'Europa politica, non solo economica, c'è bisogno di tutta la nostra intelligenza”: lo ha detto il premier italiano Matteo Renzi al Cern.

Ore 13 – La situazione delle trattative dopo la vittoria del no al referendum in Grecia è “molto difficile”. A dirlo il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, entrando alla riunione dei ministri delle Finanze dell'area euro sulla Grecia: “Aspettiamo le nuove proposte del governo greco. Speriamo che ci siano, vediamo se sono credibili e se c'è una via d'uscita”.

Ore 12.40 – "Tsipras chiederà un prestito da sette miliardi". Per far fronte all’emergenza ed evitare il default il premier ellenico Tsipras avrebbe intenzione di chiedere un prestito da sette miliardi di euro al più presto, possibilmente entro le prossime 48 ore. È quanto si apprende da fonti europee.

Ore 10.20 – Fmi: rischio impatto sostanziale su Italia. Allarme dell'Fmi sul possibile impatto del caos greco sull'economia italiana, segnata da una ripresa “fragile e lenta”. Se non combattuti con una forte risposta politica da parte dell'Europa- dice l'article IV del Fondo sull'Italia – “gli avversi sviluppi in Grecia potrebbero avere un sostanziale impatto sull'Italia tramite effetti sulla fiducia, anche se l'esposizione diretta è limitata”, come limitati sono “i rischi di contagio nel breve termine”. Il premier Matteo Renzi – afferma l'Fmi – ha avviato “un'ambiziosa agenda per rivedere il sistema economico e politico italiano”. “C’è ora una finestra di opportunità da cogliere con riforme più profonde per riavviare la crescita”, aggiunge il Fondo che incoraggia misure per migliorare l'efficienza del settore pubblico.

Ore 9.40 – Juncker: “Tempo di tornare a negoziare”. Sono contro la Grexit e lotterò fino alla fine per evitarla”: lo ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker intervenendo al Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo.  Il presidente della Commissione europea è “pronto a fare di tutto perché si arrivi a una soluzione nei tempi che abbiamo” e “i greci e tutti gli europei possono fidarsi di me e della commissione”. Ma a suo dire “una soluzione rapida sarebbe avventata”, per questo “cercheremo di rimettere sulla strada giusta il negoziato, con il massimo rispetto di come si è espresso il popolo greco”. Per Juncker è “inaccettabile” che i rappresentanti delle istituzioni siano stati tacciati “di essere terroristi”. Riferendosi a quanto detto nei giorni scorsi daVaroufakis, Juncker ha sottolineato che, al contrario, “se tutti si fossero dati da fare come la Commissione, non ci troveremmo in questa situazione”. “Il governo greco ci deve dire come si vuole districare da questa situazione”, ha detto ancora Juncker. Sulla crisi greca è intervenuto anche il premier francese, Manuel Valls, secondo il quale l’uscita della Grecia dalla zona euro “sarebbe un rischio per la crescita e per l’economia mondiale”. Il capo del governo di Parigi ha sottolineato che sul debito di Atene “non devono esserci tabù” e ha proposto un dibattito per domani all'Assemblea nazionale. Per lui, oggi esistono le basi di un accordo per il salvataggio della Grecia.

Dopo il “no” della Grecia e le successive dimissioni del ministro delle Finanze Yanis Taroufakis (al suo posto arriva Euclid Tsakalotos), il premier ellenico Alexis Tsipras torna a trattare con Bruxelles. È in programma alle 13 un nuovo Eurogruppo straordinario dei ministri delle Finanze sul piano di aiuti proposto da Ue e Fmi. “I ministri si attendono nuove proposte da parte delle autorità greche”, ha fatto sapere il Consiglio europeo con un comunicato. Già ieri, all’indomani del referendum, le dichiarazioni dei leader europei che avevano parteggiato tutti per il “sì” hanno cominciato a dischiudere la porta a nuova trattative pur dicendo che ora “sarà tutto più difficile”, come ha sottolineato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.

Il vertice Merkel-Hollande – Scarne le dichiarazioni rilasciate dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese François Hollande che si sono incontrati ieri a Parigi. “È urgente avere proposte molto precise dal primo ministro greco” ed è “importante” che Alexis Tsipras “ci dica domani quale proposte vuole portare avanti”, ha avvertito Merkel che ha aggiunto: “Abbiamo già dimostrato molta solidarietà con la Grecia, l'ultima proposta era già molto generosa”. Rispetto al referendum di domenica la cancelliera tedesca ha sottolineato che si tratta di “un voto che è stato espresso dal popolo di un Paese democratico” che va rispettato. “La porta per le discussioni è aperta e spetta ora al governo di Alexis Tsipras fare proposte serie e credibili, così che la sua volontà di restare nell'eurozona possa tradursi in un programma duraturo”, così invece il presidente francese Hollande sottolineando “il fatto che il tempo sta per scadere e che c'è urgenza, urgenza per la Grecia e urgenza per l'Europa”. Intanto il neo ministro Tsakalotos ha già fatto sapere che la Grecia “non accetterà soluzioni impraticabili”.

Obama chiede di trovare un compromesso – Intanto, a poche ore dal summit di oggi, Christine Lagarde ha avvertito Tsipras: senza il pagamento del debito di 1,6 miliardi di dollari alla Grecia non potranno essere concessi nuovi fondi. Sulla crisi greca è intervenuto anche il presidente degli Usa Obama auspicando che si trovi una strada che consenta ad Atene di rimanere nell'euro. Le banche in Grecia per il momento restano chiuse almeno fino a mercoledì.

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