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Gran Sasso, due militari muoiono precipitando in un canalone

I due avevano tentato di scalare il Corno Grande del Gran Sasso nella giornata di ieri. Probabilmente a causa del maltempo e della scarsa visibilità sono scivolati in un canalone.
A cura di Davide Falcioni
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Sono morti i due soldati che ieri avevano deciso di raggiungere la vetta del Gran Sasso d'Italia, il Corno Grande, partendo da Campo Imperatore. I corpi dei due militari, che erano stati dati per dispersi, sono stati trovati dal soccorso alpino e dai Vigili del Fuoco in un canalone a Vallone Ginepri, sulla ferrata Brizio del Corno Grande, nel versante Teramano. Si tratta di due uomini pugliesi, di Lecce e Bari, rispettivamente di 30 e 26 anni. Non sono ancora note le cause dell'incidente e a fare chiarezza dovrà essere il magistrato di turno della Procura della Repubblica dell'Aquila in collaborazione con quello della Procura di Teramo, competente a sua volta per la territorialità.

L'allarme per la scomparsa dei due militari era stato lanciato ieri da un commilitone che, non vedendoli rientrare in caserma, si era preoccupato. L'automobile utilizzata dai due soldati era stata trovata a Campo Imperatore: a quel punto sono scattate le ricerche del Soccorso Alpino, con gli uomini che avevano trovato tracce di oggetti in un canalone, a indicare che i due vi fossero scivolati per 3-400 metri. Poche ore dopo sono stati ritrovati i due cadaveri, a pochissima distanza uno dall'altro.  E' possibile che i due siano stati sorpresi dal maltempo, dato che nel pomeriggio nella zona è calata una fitta nebbia e che si siano trovati in difficoltà anche per la neve e il ghiaccio presenti sulla cima del Corno.

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