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Governo battuto al Senato su un emendamento di Forza Italia al ddl Antiterrorismo

Con i forzisti anche i voti di Ap. Schifani: “Non è un fatto politico ma solo tecnico, non c’è nessun messaggio al governo”. Ma per Brunetta si tratta “di un ‘pizzino’ da parte di Ala e di parte di Ncd indirizzato a Renzi”.
A cura di Claudia Torrisi
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Governo battuto in Aula al Senato mentre era in corso la votazione degli emendamenti al Ddl antiterrorismo. Centodue voti a favore, 92 contrari e 4 astenuti per la proposta di modifica di Forza Italia, a prima firma di Giacomo Caliendo e Nitto Francesco Palma, riguardante le misure contro gli atti di terrorismo nucleare. Anche i verdiniani e Area popolare hanno votato con le opposizioni. L'emendamento prevedeva un aggravamento della pena per chi procura materia radioattiva oppure crea o entra in possesso di un ordigno nucleare, dai "sei ai dodici anni" previsti nel testo originario, a "non inferiore a quindici anni". Il presidente del Pd, Luigi Zanda, si è associato alla richiesta dell’opposizione di sospensione dei lavori dell’Assemblea-

Una volta ripresi i lavori, un altro emendamento presentato da Caliendo è stato approvato: aumentava la pena per il caso di  utilizzo dei materiali o ordigni nucleari. In questo caso si è passati da "non inferiore ad anni quindici" a "non inferiore ad anni venti". Hanno votato positivamente 189 senatori, cinque gli astenuti. Relatore e Governo hanno riformulato il parere in favorevole. Il voto è avvenuto sostanzialmente all’unanimità con 189 sì e cinque astenuti. Al momento del voto, secondo una fonte del Pd citata da Reuters, erano assenti "ingiustificati" dall'aula una ventina di senatori democratici. Respinto, infine, un altro emendamento che avrebbe previsto l’ergastolo.

Per il capogruppo al Senato di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani, la circostanza che sull'emendamento ci fosse il parere contrario del governo e del relatore non costituisce un "fatto politico ma squisitamente tecnico, e quindi nessun messaggio al Governo. Il voto di oggi sull’emendamento Caliendo da parte di alcuni senatori del gruppo di Area popolare è motivato dalla maggiore sensibilità di questi che, secondo la propria coscienza, hanno ritenuto di inasprire le sanzioni nei confronti di un grave reato quale quello configurato da atti di terrorismo nucleare".

Secondo Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, invece "a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca", e l'approvazione dell'emendamento potrebbe essere "è un ‘pizzino' da parte di Ala e di parte di Ncd indirizzato a Renzi".

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