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Google Doodle e il primo viaggio nello spazio di Yuri Gagarin

Fu proprio cinquant’anni fa, il 12 aprile 1961, quando l’ex pilota da combattimento sovietico, realizzò un’intera orbita ellittica attorno al nostro pianeta (definito “’Azzurro e bellissimo’”).
A cura di Biagio Chiariello
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gagarin

E' Yuri Gagarin il protagonista del Google Doodle odierno, ossia l’ormai popolare ‘scarabocchio' personalizzato di Mountain View che va a celebrare l’anniversario del giorno. Dopo Jules Verne, Paul Cezanne, Harry Houdine e il gelato sundae, l'homepage del motore di ricerca numero uno al mondo ricorda il primo viaggio di un uomo nello spazio. Fu proprio cinquant'anni fa, il 12 aprile 1961, quando l'ex pilota da combattimento sovietico, Gagarin appunto, realizzò un’intera orbita ellittica attorno al pianeta (definito “Azzurro e bellissimo”), in un volo di 108 minuti, per mezzo della navicella spaziale Vostok 1 ("Oriente 1")

Il progetto sovietico del primo volo spaziale umano fu un ambizioso tentativo di confermare la leadership russa dal punto di visto dello sviluppo tecnologico. Anche se molti lanci avevano condotto con successo animali nello spazio, non era noto come un uomo avrebbe reagito ad un viaggio simile.

Alexey Leonov, amico e collega di Yuri Gagarin disse: "E' come vestire un uomo con una giacca e spingerlo in un altoforno, dicendo: ‘non temere, il vestito ti proteggerà. ‘ Ma nessuno sa per certo se sarà effettivamente protetto o no ".

yuri_gagarin_google_doodle

Alcuni credevano che l'assenza di peso avrebbe fatto impazzire gli astronauti e spremuto i loro occhi fino a farli diventare gelatina. Il cosmonauta probabilmente non ignorava che un paio di missioni precedenti erano terminate in modo tragico, pur essendo state nascoste al resto del mondo. Ma quel 12 aprile di mezzo secolo fa, Gagarin dimostrò che i piloti potevano normalmente operare attraverso le loro navicelle e comunicare l'andamento della volo.

"Devo dire che mi sento un po' a disagio di fronte ai miei amici per il fatto che il mio volo è durato solo un'ora e 48 minuti" disse scherzosamente l'astronauta al termine della missione spaziale che cambiò la storia del mondo. Ironia della sorte Gagarin morì solo sette anni dopo, nel 1934, per un errore di manovra in un incidente aereo.

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