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Gli show di Berlusconi in tv: da Santoro alla Gruber, passando per Lerner

“Santoro si contenga! Lei è un dipendente del Servizio Pubblico”. Era il 2001 e al Raggio Verde si consumava una delle liti più clamorose della storia della televisione italiana. A distanza di 12 anni, domani il Cavaliere sarà di nuovo ospite di Michele Santoro. Rivediamo tutte le sfuriate di Berlusconi sul “piccolo schermo”.
A cura di Biagio Chiariello
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E dunque siamo nuovamente nella stagione delle sfuriate di Silvio Berlusconi in tv. Semmai ce ne fosse bisogno (dopo la lite con Giletti e la gag del «Me ne vado – Me ne vado» trasformata in rap dai The Jackal), lo sfogo di ieri sera, a Otto e Mezzo su La7, nei confronti di Lilli Gruber è davvero la prova che il Cavalier furioso è tornato. In vista delle elezioni 2013, Berlusconi ha ripreso confidenza col media tanto amato, quello che lo ha portato nelle case degli italiani, facendone conoscere virtù e vizi. E in tal senso, la sua storia sul "piccolo schermo" è anche una storia di impeti, escandescenze e scenate. Inizia nel 2001, quando dall'altro capo di un telefono tuona contro Michele Santoro: «Si contenga! Lei è un dipendente del Servizio Pubblico». La trasmissione era il Raggio Verde e l'ex premier accusava il giornalista di svolgere «un processo in diretta». Santoro si difese, sottolineando il fatto di essere «un dipendente del Servizio Pubblico, ma non sono un suo dipendente». Non bastò, tuttavia, ad evitare l'Editto Bulgaro e la sua scomparsa per qualche anno dalla tv di Stato.

Se Santoro ha dato il La alla storia dei litigi del Cavaliere in tv, la musica è stata fatta proseguire da Lucia Annunziata. E' il 12 marzo 2006, campagna elettorale in vista delle politiche poi vinte da Romano Prodi. Berlusconi è stizzito perché la ex Presidente Rai non gli dà la possibilità di terminare le risposte. Dopo una discussione interminabile, intervallata anche in questo caso da una serie di «Ora mi alzo e me ne vado», l'allora premier lascia lo studio di In Mezz'Ora (che si conclude dopo appena 17 minuti). Nei confronti della Annunziata, un'accusa al veleno: «Lei è di sinistra, lei pensa di decidere anche per gli altri, mentre io sono un liberale e decido solo per me stesso». Mentre lascia lo studio, Berlusconi esclama sarcasticamente: «La Rai è controllata da me?».

Ma Berlusconi è anche uomo scherzoso e dalla battuta pronta, si sa. Lo dimostra a Porta a Porta del 8 ottobre 2009. «Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce». dice a Rosi Bindi. Imbarazzo in studio. La vicepresidente della Camera prima sbianca in volto, poi con un filo di voce prova a replicare: «Evidentemente io sono una donna che non è a sua disposizione».

Passano degli anni ma Berlusconi non sembra perdere il vizio delle sfuriate telefoniche. Come accade il 2 giugno del 2010, quando chiama in diretta a Ballarò per contestare quanto detto poco prima dal vicedirettore di Repubblica, Giannini, a proposito della politica del governo Berlusconi sull'evasione fiscale: «E' una menzogna assoluta dire che io avrei giustificato l'evasione fiscale». Non mancano le contestazioni sulle statistiche proposte da Floris circa il gradimento degli italiani verso il proprio operato.

Altro giro, altra corsa nel gennaio 2011. «Mi hanno chiamato invitandomi a sintonizzarmi sull'Infedele. Sto vedendo una trasmissione disgustosa, con una conduzione spregevole, turpe, ripugnante». Berlusconi accusa Gad Lerner di avanzare «tesi false e distorte, lontane dalla realtà». Il riferimento è al coinvolgimento della consigliera regionale Nicole Minetti («una persona splendida, seria e preparata» dice Silvio) nel caso Ruby. Il giornalista è furibondo: «Lei ha offeso abbastanza, adesso basta», e poi gli risponde che «le signore non sono cosiddette e se lei le chiama cosiddette è un cafone».

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