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Gli italiani “invadono” il Regno Unito: nel 2015 sono 57mila, +37% rispetto al 2014

57mila italiani hanno raggiunto il Regno Unito nel 2015, con un incremento del 37% rispetto allo scorso anno.
A cura di Davide Falcioni
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Chissà se coloro che si sentono invasi dai profughi provenienti da Africa e Asia è disposto ad a giudicare un'invasione quella dei migranti italiani costretti dalla crisi economica a cercare fortuna all'estero… Stando ai dati resi noti dal Daily Telegraph il Regno Unito è diventato la meta prediletta dai nostri connazionali che decidono di emigrare, potendo vantare una crescita economica del 2,6% che fa gola a migliaia di nostri connazionali. Dati alla mano, infatti, gli italiani sono al secondo posto tra gli stranieri che approdano in Gran Bretagna, con un incremento del 37% nel 2015. Ben 57mila per lo più giovani italiani hanno raggiunto Londra e dintorni, mentre lo scorso anno furono 42mila. Dati che testimoniano di come l'Inghilterra appaia sempre più come la Terra Promessa e che sono stati confermati dall'Istituto di Statistica di Londra, riferendosi a quanti hanno ottenuto il ‘National Insurance number' (l'equivalente del nostro codice fiscale) indispensabile per poter lavorare.

Nel Regno Unito secondo l'Istituto di Statistica il saldo migratorio ha raggiunto – tra marzo 2014 e lo stesso mese del 2015 – il suo massimo storico, pari a 329mila unità, 9 mila in più del precedente record, registrato tra il giugno 2004 e quello 2005. Tra marzo 2014 e marzo 2015, 636mila persone sono arrivate legalmente nel Regno Unito, mentre ne sono partite 307.000. Sempre stando ai dati dell'Ons, sono stati 269mila i cittadini arrivati dall'Ue che hanno scelto di vivere nel Regno: un altro record storico.

In questo quadro, con un vero e proprio boom di stranieri, il Regno Unito si appresta a varare misure severe per limitare al massimo gli ingressi irregolari, come quelli da Calais. Secondo quanto rivela il Times il governo privatizzerà il servizio di espulsione e rimpatrio ("Escorting and Travel Service") di coloro che saranno sorpresi a non avere i titoli necessari per restare. Secondo il quotidiano britannico, l'appalto delle espulsioni durerà 5 anni. Il governo britannico dovrebbe spendere, nel solo 2015, 500 milioni di sterline (682 di euro) per riportare a casa le migliaia di richiedenti asilo, ai quali la domanda è stata respinta.

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