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Gli 80 euro anche alle famiglie numerose: il Governo ci prova (ma cerca ancora i soldi)

Nonostante le tante critiche sugli effetti concreti del bonus, il Governo starebbe pensando nuovamente ad un allargamento della platea dei beneficiari. Ma le risorse per ora non ci sono.
A cura di Redazione
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Gli 80 euro di bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 24mila euro lordi all'anno restano, su questo c'erano pochi dubbi. La novità è semmai rappresentata dal ritorno dell'ipotesi di allargamento della platea dei beneficiari, sulla quale l'esecutivo aveva fatto marcia indietro solo qualche settimana fa. Insomma, nonostante le critiche sulla presunta poca incidenza del bonus per quel che concerne il rilancio dei consumi interni, l'esecutivo ha intenzione di insistere sulla strada tracciata alla vigilia delle elezioni europee di maggio, provando a reperire altre risorse per impostare l'allargamento della platea.

Non a pensionati e partite Iva, però (sul punto resta il "non garantisco" pronunciato da Renzi qualche settimana fa). Ad ottenere il bonus di 80 euro potrebbero essere anche le famiglie con almeno due figli a carico, secondo un sistema a scalare che potrebbe coprire i redditi fino a 55mila euro l'anno. Tecnicamente, dunque, si starebbe immaginando l'ampliamento del bonus fino ai 30mila euro lordi per le famiglie con due figli a carico, fino a 42mila per quelle con 3 figli e fino a 50mila per quelle con quattro o più figli.

Gli interrogativi più grandi sono però ancora relativi al costo totale dell'operazione (meno di un miliardo di euro, secondo stime però ancora tutte da verificare) e sulle coperture per finanziarla. Se infatti per i lavoratori dipendenti sono state individuate risorse anche per il prossimo anno, non è ancora chiaro da dove dovrebbero arrivare i soldi per ampliare il bonus. Fonti ministeriali rilanciano in tal senso la centralità della spending review (anche se, come vi abbiamo raccontato, si tratta di risparmi in gran parte già opzionati) e si attendono i dettagli nelle prossime settimane.

Infine il capitolo "pensioni minime". Anche in tal senso il Governo starebbe pensando ad un intervento sostanziale (probabilmente con la cancellazione dell'Irpef per i redditi inferiori ad 8mila euro annui, facendoli così rientrare nella no tax area come gli altri lavoratori dipendenti), ma sempre a patto di "scovare" il mezzo miliardo di euro necessario. Insomma, gira e rigira, il senso è sempre lo stesso: la coperta è corta e qualcuno rimarrà senza.

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