Giri in moto e ricariche telefoniche: così il pedofilo seriale abusava di bambini
Li avrebbe adescati offrendo loro giri in moto e ricariche telefoniche: è accusato di essere un pedofilo ‘seriale' l’uomo che è stato fermato dalla polizia di Ragusa. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, avrebbe abusato di diversi minorenni, alcuni legati a lui anche da vincoli di parentela. L’indagine, denominata “Scooter”, è iniziata quando l’uomo, custode di una villa comunale, avrebbe tentato di adescare un minorenne che ha poi denunciato tutto. E successivamente emerso un quadro gravissimo in relazione al presunto pedofilo: almeno sei le vittime dell’uomo che contattava i minori in ogni luogo, transitando per le vie frequentate dai più piccoli come scuole e luoghi di ritrovo. La procura di Ragusa si è quindi vista costretta ad emettere urgentemente un fermo di indiziato di delitto. Sembra infatti che l'indagato avesse progettato di allontanarsi con un minorenne suo parente, per andare a vivere con lui in luogo segreto, dopo averlo rapito.
La squadra mobile lo ha comunque seguito per mesi sempre in maniera costante, evitando che potesse commettere reati o fuggire, e nel contempo acquisendo nuovi elementi per incastrarlo definitivamente. Il presunto tentato rapimento è stato decisivo in tal senso. Da quanto trapelato, l’indagato avrebbe usato anche la tattica delle ricariche telefoniche e piccole somme di denaro per carpire la fiducia di parte delle vittime. E ancora, come accennato, giri in moto durante i quali avrebbe più volte palpeggiato le sue giovani vittime. I minorenni coinvolti sono già stati tutti ascoltati dal magistrato insieme ad una psicologa per capire meglio la situazione. L’uomo intanto è già in carcere.