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Giorno del ricordo: al Senato la commemorazione ufficiale

Al Senato della Repubblica la celebrazione del Giorno del ricordo per le vittime delle foibe.
A cura di Redazione
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Come noto, oggi è il "Giorno del Ricordo”, solennità in cui si ricordano le vittime delle foibe, dell'esodo istriano – giuliano – dalmata e delle vicende del confine orientale. La ricorrenza, istituita nel 2004 dal governo Berlusconi, è dedicata alla “memoria della tragedia degli italiani e delle vittime delle foibe” e più in generale di coloro che subirono discriminazioni sul confine orientale nel periodo immediatamente successivo all’armistizio firmato con gli alleati l’otto settembre del 1943.

Anche quest’anno in numerose città italiane si terranno manifestazioni pubbliche, in cui saranno commemorate le vittime delle foibe (ovvero le gole carsiche, tipiche della Venezia Giulia, in cui venivano gettati i cadaveri delle vittime) e gli esuli istriani. La celebrazione istituzionale del Giorno del Ricordo si terrà, come di consueto, nell’Aula di Palazzo Madama e sarà conclusa dall’intervento del Presidente Pietro Grasso (le celebrazioni cominceranno alle 11 e saranno trasmesse in diretta televisiva, con uno speciale curato da Rai Parlamento). Alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini, interverranno il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, il Presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, Antonio Ballarin, e il giornalista Toni Capuozzo, figlio di esuli istriani.

Nel corso della cerimonia saranno premiate le scuole vincitrici del concorso “10 Febbraio. Identità e memoria", organizzato dal Ministero dell'Istruzione e ci saranno due scolaresche che eseguiranno l’inno nazionale e, in chiusura, il brano “Ninna Nanna”, che ricorda appunto il dramma dei profughi sul confine orientale.

In mattinata, anche il pensiero del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "La nostra identità di Paese democratico ed europeo non poteva accettare che pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri concittadini del ‘confine orientale' in una sorta di abbandono morale. Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un'opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare".

Alla chiusura della celebrazione riprenderanno i lavori parlamentari, con l'intervento in Aula del ministro della Giustizia Andrea Orlando.

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