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Giornata Mondiale del Teatro: la cultura che resiste sui palcoscenici più piccoli d’Europa

Da oltre cinquant’anni il 27 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Teatro. Ma “fare teatro” oggi cosa vuol dire? Lo ha spiegato l’attrice Isabelle Huppert su invito dell’UNESCO, e lo dimostrano le esperienze quotidiane dei tanti piccolissimi teatri sparsi per l’Europa.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il Bolshoi Theatre di Mosca
Il Bolshoi Theatre di Mosca

Oggi è la Giornata Mondiale del Teatro. Da oltre cinquant'anni, ogni 27 di marzo i riflettori sono puntati sui palcoscenici di tutto il mondo, attraverso iniziative, convegni e celebrazioni. Ogni anno l'Istituto Internazionale del Teatro affida ad una personalità di rilievo il compito di descrivere la profonda importanza delle arti sceniche nella società contemporanea. Quest'anno, è toccato all'attrice francese Isabelle Huppert. E per l'occasione, la start up Hundredrooms ha proposto una rassegna dei teatri “più piccoli” d'Europa: esperienze resistenti, autonome, che tengono aperti spazi di condivisione e cultura in un'epoca in cui “fare teatro” è sempre più una sfida. Fra gli esempi scelti, anche un piccolissimo teatro italiano.

I teatri più piccoli d'Europa: una cultura che resiste

"Un Teatru", Bucarest, Romania (dal sito ufficiale unteatru.ro)
"Un Teatru", Bucarest, Romania (dal sito ufficiale unteatru.ro)

Hundredrooms ha stilato una lista delle esperienze teatrali più originali d'Europa: in un'epoca in cui i tagli alla cultura sembrano essere l'unico strumento con il quale prendersi cura dell'arte, esistono ancora molte piccole esperienze che tentano, grazie alla forza dei propri percorsi, di far esistere e “resistere” lo straordinario valore culturale del teatro. Quelli scelti da Hundredrooms vogliono essere “esempi di successo che, nonostante tutto, resistono alla burrasca distinguendosi per la loro originalità e per l’audacia dei fondatori”.

Fra i vari piccoli teatri scelti, ne spicca uno tutto italiano: il “Moscerino”, in provincia di Torino. Nato nel 2014 per volere del regista Samuel Dossi e dell'attrice Marta de Lorenzis, in questo spazio di appena 35 metri quadrati si alternano spettacoli musicali, teatro classico, cabaret e perfino spettacoli di magia. Tantissimi gli esperimenti interessanti proposti, come “Terapia di coppia”: fino al 1 aprile due attori portano in scena l'amore, attraverso una vera e propria terapia di coppia improvvisata, in cui le domande sono fatte dal pubblico.

"La Petite Loge", a Parigi (Offi.fr)
"La Petite Loge", a Parigi (Offi.fr)

Partecipazione del pubblico, condivisione e creatività aperta a tutti sono le parole d'ordine che contraddistinguono il “Moscerino” e le altre esperienze simili in tutta Europa: come quella del “Microteatro Ruzafa”, in Spagna, o del “Le Petite Loge”, a Parigi.

Nel quartiere di Earls Court, a Londra, sopra un vecchio pub vittoriano sorge invece il “Finborough Theatre”: appena 50 posti disponibili, sotto la direzione di Neil McPherson si portano in scena testi del XIX e XX secolo, ma anche opere innovative e mai viste. Così come accade a Miltenberg, in Germania, dove in appena 20 metri quadri il “Lilli Chapeau” si è affermato negli anni come “il più piccolo teatro professionale del mondo”.

Il "Microteatre" di Valencia, in Spagna
Il "Microteatre" di Valencia, in Spagna

La rassegna di Hundredrooms continua in Romania, a Bucarest, dove nel 2010 nasce “Un Teatru”, ricavato da una minuscola sala da té piena di scaffali e di libri. Del tutto indipendente e privo di finanziamenti, così come il teatro “Oskaro Koršunovo”, in Lituania: è il più “vecchio” della lista, nato nel 1999, e ogni anno dal 2004 organizza anche un festival, il “Sirens”, che ogni anno coinvolge attori provenienti da tutto il mondo.

Nel teatro, oggi, il confronto con l'alterità

La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita nel 1961 dall'Istituto Internazionale del Teatro, creato dall'UNESCO nel 1948. Si tratta della più importante organizzazione nel campo delle arti sceniche, ed ogni anno caratterizza l'importante iniziativa affidando ad una personalità di rilievo nel mondo del teatro, attori o registi, una riflessione su questo tema. Il primo autore del messaggio internazionale, diffuso ogni anno in tutto il mondo, fu Jean Cocteau, nel 1962. Negli anni, importanti registi e autori di teatro come Luchino Visconti, Eugéne Ionesco e Dari Fo hanno raccontato il loro personalissimo rapporto con il palcoscenico.

Quest'anno, il messaggio internazionale è stato affidato all'attrice francese Isabelle Huppert, che ha ricordato l'importante traguardo raggiunto da questa Giornata, che da 55 anni contribuisce non solo a promuovere l'importanza delle arti sceniche nella cultura, ma anche ad instaurare un dialogo attivo fra i popoli. “Il teatro per me è l’altro, il dialogo, l’assenza di odio”, ha affermato la Huppert, spiegando la sua personale idea di condivisione e rapporto con l'alterità che costituisce l'essenza stessa del palcoscenico.

Credo nella comunità, nell'amicizia tra gli spettatori e gli attori, nell'unione di tutti quelli che il teatro riunisce, quelli che scrivono, che traducono, quelli che lo illuminano, lo vestono, lo decorano, quelli che lo interpretano, quelli che lo fanno, quelli che ci vanno. Il teatro ci protegge, ci dà rifugio…Sono convinta che ci ama, tanto quanto noi l’amiamo.

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