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Giornata internazionale del libro e del diritto d’autore

Il 23 aprile si celebra in tutto il mondo “La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”, un evento promosso dall’Unesco per celebrare la lettura, la pubblicazione e la protezione della proprietà intellettuale: storia, eventi e dati sull’universo libro in Italia.
A cura di Andrea Esposito
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Oggi, 23 aprile, si celebra in tutto il mondo la festa più amata dai lettori: “La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”, un evento promosso dall’Unesco per celebrare la lettura, la pubblicazione e la protezione della proprietà intellettuale e per incoraggiare i giovani a scoprire il contributo insostituibile della letteratura nel progresso sociale e culturale dell’umanità. Un appuntamento che in Italia è reso sempre più necessario dalla crisi che affligge il mercato del libro e la sua diffusione.

Dove nasce e perché proprio il 23 aprile?

Il 15 novembre 1995 con la risoluzione 3.18 la Conferenza Generale dell’Unesco, riunitasi a Parigi su proposta di 12 Paesi, ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”. Ma perché proprio il 23 aprile? La coincidenza, dal punto di vista storiografico, è particolarmente ghiotta poiché in questa data, sebbene non vi sia assoluta simmetria tra i calendari utilizzati, sono morti nel 1616 tre grandi scrittori che hanno segnato in modo diverso la storia della letteratura: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega, scrittore peruviano da noi  meno noto dei primi due, ma di grande peso storico. Un'altra coincidenza che fa del 23 aprile una data molto più che simbolica è data dal fatto che in questo giorno sono nati, Vladimir Nabokov, Manuel Mejìa Vallejo e il premio nobel islandese Halldòr Laxness.

La tradizione catalana

L'idea di questa celebrazione è nata in Catalogna nella prima metà deli anni ‘20, per la precisione il 6 febbraio 1926, quando il Re Alfonso XIII istituì con decreto reale la “Giornata mondiale del libro spagnolo” che in un primo momento fu fissata il 7 ottobre poiché ritenuto, a torto, il giorno della nascita di Miguel de Cervantes. In seguito però, fu spostata al 23 aprile che coincide con la festa di San Giorgio, patrono di Barcellona e della Catalogna. Qui, infatti, una tradizione di origine medioevale vuole che ogni uomo regali una rosa alla propria donna ed è così che i librai spagnoli, mutuando questa abitudine, sono soliti regalarne una per ogni libro venduto il 23 aprile. A Barcellona le Ramblas, durante questa giornata, sono invase da banchetti pieni di libri e di rose.

Ma come va il mercato del libro in Italia?

Secondo i dati “Rapporto 2013 sullo stato dell’editoria in Italia” a cura dell’Ufficio studi AIE, in due anni il fatturato è diminuito del 14% e ogni giorno si registrano notizie di librerie che chiudono. È evidente che le librerie fisiche sono in diminuzione mentre si vanno rideterminando gli equilibri competitivi nei canali commerciali del libro: cresce, infatti, il mercato dell’e-book, anche se riguarda appena il 46% della popolazione, in altre parole oltre 26 milioni di italiani con più di 6 anni di età. In generale, il 30% del mercato è costituito da medi e forti lettori (che leggono più di 7 libri all’anno), che da soli generano tra il 39% e il 43% dei volumi di vendita di libri. Nuove speranze vengono però dai libri digitali: nel 2012 la lettura di e-book ha riguardato infatti il 3% della popolazione (con più di 14 anni) complessivamente 1,6 milioni di italiani, dati abbastanza scarsi che sono però in forte aumento (si arriva all’11% nel 2013 con una prospettiva di crescita per il 2014 fino al 13%) anche grazie a iniziative da parte delle case editrici che vanno verso la digitalizzazione dei propri cataloghi e la creazione di portali per la lettura in streaming. Tuttavia l’elemento su cui riflettere è dato dal fatto che lo spostamento dal libro fisico a quello digitale sembra, almeno nei numeri, non compensare del tutto il calo di interesse per la lettura. In altre parole, cresce l’e-book ma non in proporzione a quanto perde il libro fisico.

Cartaceo vs e-book

Il dibattito tra sostenitori del libro fisico, cartaceo, e gli integrati dell’e-book non è certo recentissimo. Comunemente vi è un sentire, potremmo dire nostalgico, verso l’oggetto libro che come ha dichiarato più volte Andrea Camilleri “è caldo, morbido, infatti lo si porta a letto, mentre l’e-book è freddo, rigido”. Ma, al netto di una evidente crisi del mercato del libro queste sembrano argomentazioni superficiali che però ben testimoniano il valore estetico che la nostra cultura ha attribuito per secoli al libro al di là del suo specifico scopo: quello di diffondere la cultura. Una posizione molto chiara e pragmatica, che ci sentiamo di sottoscrivere, è stata assunta già da qualche tempo da Umberto Eco, che come è noto è molto attento ai fenomeni culturali legati alle nuove tecnologie, il quale ha dichiarato: “non c’è niente di male se il libro elettronico si diffonde, se può servire a far leggere anche un solo libro in più, è un’invenzione positiva”. Ciò che però è più interessante della posizione espressa da Eco è la distinzione di ambito che lui fa e che ci sembra uno punto di equilibrio non da poco: in sostanza, il libro tradizionale, cartaceo, può e deve rimanere uno strumento per la ricezione, ad esempio, della narrativa e al massimo di certa saggistica “leggera”. Mentre l’e-book diventa fondamentale in ambito scientifico, di ricerca, di studio, laddove i libri si consultano più che si leggono (saggi, relazioni e tutti quei libri dove oltre alla lettura servono anche azioni di tipo attivo come ritagliare, copiare, integrare con note, confrontare…). Oppure basti pensare al dizionario che in versione cartacea è davvero poco pratico ed infatti ha finito per cadere nell’oblio, non senza conseguenze ortografiche, ma che in versione digitale diventa uno strumento molto pratico e sicuramente più affidabile dei motori di ricerca a cui ormai è demandata la responsabilità di stabilire se una parola si scrive in un modo piuttosto che in un altro. Quindi, in conclusione, chi ama il libro non solo per la lettura ma anche per il suo valore estetico può tranquillamente amare allo stesso modo ed utilizzare con notevoli vantaggi pratiche anche l’e-book e se le nuove generazioni lo utlizzano maggiormente per una vicinanza di tipo culturale, non è certo un male.

Eventi in programma in Italia

Numerosi sono gli eventi con cui in Italia viene celebrata questa importante ricorrenza. Naturalmente molti di essi sono organizzati da piccole associazioni di bibliofili e appassionati o da i Comuni. Di seguito vi riportiamo alcuni appuntamenti di respiro nazionale ricordandovi che sul sito dell’Unesco, nella sezione “news”, potete trovare ulteriori aggiornamenti su altre manifestazioni e incontri. Iniziamo dalla capitale: a Roma, in Piazza Vittorio, saranno distribuiti gratuitamente circa 2.000 libri a scuole e associazioni che si occupano di integrazione e di diritti degli stranieri in Italia. Mentre nell’ambito del progetto “Città invisibili”, scuole e biblioteche venete e non solo, grazie alla collaborazione con l’Associazione Librai Italiani e il Coordinamento delle librerie per ragazzi e le biblioteche, organizza due eventi: il primo è il “Flashbookmob”, già organizzato lo scorso anno, che vede la partecipazione di 800 classi di 41 comuni. Ciascuno è chiamato a riunirsi in piazza con gli altri studenti portando con sé il proprio libro preferito e leggendo per tre minuti uno stralcio della storia prescelta. Secondo appuntamento è la campagna dal titolo “Ci metto la faccia”, un appuntamento per dare visibilità ai volti dei tanti lettori che resistono e continuano a leggere in Italia (per maggiori info consultare il sito di “Città invisibili”). Proseguendo, a Roma anche quest’anno si ripete l’evento dal titolo “Pagine viaggianti” il bookcrossing nella metro di Roma. Alle stazioni di Cipro e Piramide, per un giorno, i passeggeri potranno lasciare e ritirare libri gratuitamente, iniziando il proprio viaggio sui mezzi pubblici all'insegna della lettura. Ancora, a Udine si tiene “La giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore”, mentre a San Giorgio Morgeto (RC) c’è la Fiera del libro e dell’editoria ed incontri con gli autori”. A Napoli il gruppo “Nati per Leggere Campania”, invita al Punto.Lettura del PAN i giovani lettori della città per un pomeriggio dedicato ai libri.

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