Giorgio Mulè condannato ad 8 mesi di reclusione per omesso controllo
Il direttore di Panorama Giorgio Mulè è stato condannato in primo grado ad 8 mesi di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, nel processo che riguardava la presunta diffamazione ai danni del procuratore di Palermo, Francesco Messineo. Il riferimento è ad un pezzo del 2010 pubblicato sul settimanale, che è costato una condanna di un anno al giornalista Andrea Marcenaro. A riferirlo è un corsivo de Il Giornale, in cui si spiega che il capo di imputazione per Mulè era "omesso controllo" in merito alla presunta diffamazione contenuta nell'articolo di Marcenaro e che il giudice Interlandi ha stabilito anche un risarcimento di 20mila euro in favore del procuratore di Palermo Messineo.
Sul Giornale anche un editoriale di Sallusti, che, come ricorderete, ha ricevuto lo stesso tipo di condanna, poi commutata in multa dall'intervento diretto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sulla vicenda Mulè è intervenuto anche Maurizio Gasparri che ha mostrato piena solidarietà al direttore di Panorama: "È incredibile la sentenza di condanna ad un anno di carcere per il giornalista di Panorama Marcenaro e ad otto mesi per il direttore Mulè. Alla base della decisione ci sarebbe non un falso, non una notizia non vera, bensì un reato di opinione. È una condanna assurda, ancora più grave perché non viene applicata la condizionale. […] Altro che bavaglio. Si vogliono i giornalisti in carcere appena osano toccare la casta dei magistrati. Ci auguriamo che nei successivi gradi di giudizio questa sentenza sia ribaltata e ristabilita giustizia. A Mulè e a tutta la redazione di Panorama la piùconvinta solidarietà"
