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Giada, la studentessa che ha un liceo tutto per lei

Il “classico” di Massa Marittima, in provincia di Grosseto, ha una sola studentessa per le lezioni di greco latino, Giada Montomoli, 16 anni. Dopo di lei l’istituto potrebbe chiudere…
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 8.30, suona la campanella al liceo classico ‘Bernardino Lotti’ di Massa Marittima, in provincia di Grosseto. C’è la lezione di latino, ma in classe c’è solo una ragazza: Giada Montomoli, 16 anni. E lo stesso all’ora successiva, quella di greco. Giada infatti è l’unica allieva iscritta al liceo della città, che ha sede nello stesso stabile in cui si trovano anche due istituti professionali, due tecnici ed una scuola serale. Per la 16enne si tratta praticamente di lezioni private, ma solo per greco e latino. Le altre materie, come letteratura e matematica, le segue insieme ai compagni del liceo, spiega lei stessa al Corriere della Sera: “Fino all’anno scorso eravamo in tre in classe. Ma a settembre gli altri due hanno cambiato scuole e io ormai ero in ritardo per scegliere un altro indirizzo, che comunque non mi interessava. Io voglio fare il classico”.

 
Il problema delle iscrizioni all’istituto Bernardino Lotti di Massa Marittima non è certo nuovo. Un po’ per la posizione suburbana della cittadina toscana, un po’ per il significativo calo delle iscrizioni all’indirizzo classico, la direzione scolastica ha rischiato più volte di chiudere i battenti e solo il progetto ErreCubo, istituto dal Ministero dell’Istruzione proprio per gli istituti periferici, ha dato la possibilità a Giada di proseguire nel suo percorso di studi. “Non sappiamo se riusciremo a fare una prima classe il prossimo anno” ammette la preside Marta Bartolini.

“La maturità poi dovrò farla in un’altra città, forse Grosseto” ha spiegato Giada, “ma non m’importa”. Per adesso può raccontare ai suoi amici di aver un professore tutto per sé per il greco ed il latino. “Sono materie che conviene seguire da soli, senza distrazioni”, ha raccontato la studentessa. “Non sono un tipo timido, non ho bisogno di essere sostenuta dai compagni in classe. Le professoresse poi capiscono la mia situazione e quando vedono che sono stanca mi concedono due minuti di pausa”. E i compagni invece scherzano sempre. “Quando ho una versione di latino mi chiedono: ma da chi copi?”.

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