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Gessica Notaro piange la chiusura del delfinario: coperta di insulti e offese su Facebook

La 28enne riminese sfregiata con lʼacido dallʼex fidanzato aveva espresso in un post su Facebook il suo dispiacere per lʼaver perso il suo posto di lavoro e per non poter più vedere i suoi amati leoni marini. Travolta dalle critiche (alcune davvero feroci e insensate). Parta la querela per diffamazione.
A cura di Biagio Chiariello
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Non c'è pace per Gessica Notaro: la riminese, sfregiata con l'acido dal suo ex fidanzato lo scorso gennaio, è stata duramente insultata su Facebook dagli altri utenti che difendono la libertà degli animali, a seguito del suo sfogo per la chiusura del Delfinario di Rimini dove lavorava. La 28enne si era detta assai rammaricata del fatto di non poter più vedere i suoi amati leoni marini che addestrava. La giovane, difesa dall'avvocato Alberto Alessi, ha presentato una denuncia in Procura per diffamazione.

Il post di Gessica su Facebook

Qualche giorno fa Gessica aveva espresso dispiacere per la chiusura della struttura con un post sulla sua pagina FB: "E come se non bastasse eccomi qua – ha scritto Gessica – a dover dire addio ai miei piccoli per colpa della burocrazia e per colpa di chi vi sta al vertice, che probabilmente prendendo la decisione di fare chiudere per sempre l'Acquario di Rimini non ha considerato il fatto che dietro a questa struttura c'è un'anima, un cuore. Ed il cuore e la passione che io e miei colleghi ci abbiamo messo tutti i giorni nel prenderci cura di questi animali è buttata nella spazzatura.. insieme ai sacrifici fatti fin'ora e al legame instaurato con i nostri cuccioli. Buddy e Morgan erano la mia forza, il mio nuovo inizio. Ed ora perdendo loro ho perso tutto. DI NUOVO.".

Gli insulti

Ma il post ha finito per innescare la reazione di numerosi ‘leoni da tastiera’. Insulti e cattiverie, con anche alcuni commenti davvero crudeli che fanno riferimento proprio alla triste vicenda – che prosegue nelle aule giudiziarie – per cui, suo malgrado, Gessica è diventata nota e per la quale ancora porta i segni sulla pelle, specialmente sul volto.

Il caso del Delfinario

Già in precedenza alcune associazioni animaliste avevano auspicato pubblicamente la chiusura del Delfinario, al centro dal 2013 di un processo per maltrattamento dei delfini poi trasferiti all'acquario di Genova, ma poi chiuso per mancati permessi comunali. Con la chiusura della struttura – che avverrà per una questione di mancati permessi comunali – si perderanno 7 posti di lavoro e Gessica è uno dei dipendenti.

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