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Germania, elezioni regionali: la Merkel fa tre su tre: schiantato Schulz

La vittoria della Cancelliera tedesca nel Nord Reno-Vestfalia è la terza della Cdu nelle consultazioni elettorali del 2017, ultimo test elettorale prima delle consultazioni generali in Germania, fissate per il 24 settembre. Crolla l’Spd: “Sconfitta dolorosa” ammette Schulz.
A cura di Biagio Chiariello
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Netta affermazione di Angela Merkel alla tornata elettorale che anticipa le elezioni generali in Germania per la Cancelleria federale del 24 settembre. L’attuale numero uno del governo tedesco ha infatti ottenuto il terzo successo consecutivo, allungando la scia positiva iniziata a marzo, quando l'Unione cristiano-democratica aveva nel land di Saarland, nell'ovest della Germania, e proseguita domenica scorsa, con il successo nello Schleswig-Holstein. Ieri, invece, la Merkel si è imposta nella storica roccaforte socialdemocratica della Germania, la Nord Reno-Westfalia. Secondo un sondaggio dell'emittente pubblica Zdf, la Cdu ha raccolto il 34,5% dei voti contro il 30,5% della Spd. I socialdemocratici di Schulz, che governano il land insieme ai Verdi, perdono quasi 9 punti, rispetto al 39,1% delle elezioni del 2012.

“Una sconfitta devastante" l’ha definita Martin Schulz, ammettendo. Del resto la Spd ha detto addio al governo di un Land che ha guidato per complessivi 45 anni.  “E’ davvero dolorosa. Questo è un giorno difficile per i socialdemocratici e un giorno difficile anche per me” ha aggiunto il leader dei socialdemocratici. Hannelore Kraft, la governatrice uscente, si è dimessa sia dalla leadership regionale sia dalla vicepresidenza della Spd, assumendosi in pieno la responsabilità della sconfitta nel Nord-Reno Vestfalia. "Vinciamo insieme e perdiamo insieme. Adesso dobbiamo capire cosa cambiare a Berlino", ha detto Schulz. E ai diversi giornalisti che gli hanno chiesto se voglia fare un passo indietro, ha replicato: "Sono presidente della Spd da neanche 100 giorni, non sono un mago. Da domani lavoreremo al programma".

Eppure in parecchi appena due mesi fa parlavano di ‘effetto Schulz’, celebrando il candidato dei socialdemocratici. La situazione però pare ben diversa. E il leader di Spd fa autocritica: "Ho capito che la gente non vuole che io parli solo di giustizia sociale. I cittadini vogliono sapere da me con precisione quale futuro immagino per questo Paese. Per questo da domani lavoreremo al programma, con una seduta speciale del partito. Prendo questa critica molto seriamente", ha detto alla ZDF. Va detto che Schulz  ha preso le redini di un partito in una grande crisi (al 23%), rilanciandolo con la sua discesa in campo, fino a un sorprendente sorpasso della Cdu. Ieri, però, la sconfitta che non lascia spazio al dubbio.

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