Genova, scontri al comizio di Salvini: la polizia carica gli antagonisti
Cariche della polizia nei confronti di circa 200 antagonisti che stavano manifestando contro la presenza di Matteo Salvini a Genova, dove il leader della Lega Nord ha chiuso la campagna elettorale per le elezioni regionali insieme a Giovanni Toti, candidato alla presidenza della Liguria per il centrodestra. In serata alcuni membri dei centri sociali e gruppi anti-Carroccio, dietro ad uno striscione con scritto "Migranti non lasciateci soli con Salvini, affondiamo la Lega", tenuti a bada da un cordone di forze dell'ordine, sono riusciti a penetrare attraverso le barriere e ad accedere all’area riservata al comizio, insultando Salvini e lanciando non solo uova – come accaduto nelle ultime settimane, e anche oggi a Pesaro– ma pure bottiglie di vetri, petardi e fumogeni in direzione del palco al grido di "fuori i razzisti dalle città". Alcune persone che stavano assistendo al comizio hanno reagito, ed è cominciato il parapiglia.
Poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa hanno risposto con una carica. Alla fine Salvini è riuscito comunque a portare a termine il suo comizio: “A Genova 1.000 splendide persone in piazza con la Lega, Grazie! Purtroppo i soliti parassiti dei centri a-sociali hanno cercato di attaccare la piazza, lanciando bombe carta, petardi e bottiglie contro Poliziotti e Carabinieri. Votare domenica, anche in Liguria, a questo punto non è solo un Diritto, ma un Dovere! Per i centri sociali? Ruspa”, ha scritto il segretario leghista stasera su Facebook. Un altro gruppo di contestatori ha manifestato in maniera pacifica nei pressi di Piazza de Ferrari.