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Gasdotto Tap, tensione in Puglia: cariche della polizia contro i manifestanti

Alta tensione dopo il via libera del Consiglio di Stato. La polizia ha caricato le centinaia di attivisti che dall’alba hanno deciso di presidiare la zona. Un 65enne colto da malore.
A cura di Susanna Picone
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Momenti di tensione tra le forze dell'ordine e i manifestanti che presidiano il cantiere della Tap in località San Basilio, a San Foca, nel Leccese, per protestare contro l'espianto degli ulivi sul tracciato dove dovrebbe sorgere il micro-tunnel del gasdotto. La polizia ha caricato i manifestanti che sono davanti al cantiere e nella zona sono in corso tafferugli. Alcune delle persone sono state colte da malore. In particolare un sessantacinquenne, Ippazio Luceri, è stato colto da malore e soccorso dai sanitari intervenuti con un'ambulanza a seguito della prima carica della polizia. L'uomo, in sciopero della fame da una settimana, è uno degli attivisti in prima linea nella protesta contro l'eradicazione degli ulivi. Durante lo sciopero della fame – secondo quanto raccontano i manifestanti – l'uomo ha perso quattro chili in circa sette giorni. In tre hanno riportato contusioni: le loro condizioni non sono gravi né preoccupanti. Dopo i tafferugli cinque camion, su ciascuno dei quali erano stati caricati due ulivi appena eradicati, sono usciti dal cantiere. I camion sono stati scortati da mezzi delle forze di polizia. L'uscita dei mezzi è stata accompagnata dai fischi dei manifestanti. Un elicottero della polizia sta sorvolando la zona.

Alta tensione dopo il via libera del Consiglio di Stato – Momenti di tensione si erano già verificati questa mattina tra le forze dell’ordine e i manifestanti che presidiano il cantiere della Tap. Gli attivisti – circa 300 – sono arrivati presto questa mattina per impedire che il consorzio Tap riprendesse le operazioni di espianto degli ulivi. I mezzi della polizia, per accedere all’area, sono stati costretti a forzare il blocco messo in atto dai manifestanti. A dare il via libera ai lavori è stata la nota inviata dal ministero dell'Ambiente alla Prefettura di Lecce. A sostegno della legittimità delle autorizzazioni in atto ieri è arrivata anche la sentenza del Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato, respingendo gli appelli proposti dalla Regione Puglia e dal Consiglio comunale di Melendugno, ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via avesse vagliato tutte le problematiche naturalistiche.

Emiliano: “Governo incapace di ascoltare la Puglia” – “Utilizzando il massiccio spiegamento di forze che oggi è stato predisposto, il Governo dà la misura della sua incapacità di ascoltare e elaborare politicamente le richieste di una regione intera che ha nel suo programma di governo, elaborato dal basso e votato da centinaia di migliaia di pugliesi, lo spostamento dell'approdo Tap in altra area”, è il commento del governatore della Puglia, Michele Emiliano, dopo quanto avvenuto a Melendugno.

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