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Galan, dopo carcere e patteggiamento arriva anche il vitalizio regionale

L’ex Governatore veneto continua a percepire il vitalizio nonostante il carcere e il patteggiamento della pena per lo scandalo Mose.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante la condanna attraverso il patteggiamento della pena con la Procura veneziana per il caso Mose, l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan potrà usufruire del vitalizio erogato dalle casse della Regione proprio per il suo mandato. È quanto denuncia il gruppo consiliare veneto dell’Italia dei valori che ha sollevato il caso politico chiedendosi se fosse etico che un politico che patteggia una pena per accuse legate al suo ruolo di amministratore possa continuare a godere del vitalizio, cioè della pensione ottenuta in virtù del precedente mandato elettivo. Dopo essere stato arrestato, infatti, Galan è uscito dal procedimento dello scandalo Mose patteggiando con i pm e il Gup una pena di 2 anni e 10 mesi e il pagamento di una multa di 2,6 milioni di euro. In questo modo ha  potuto chiedere anche gli arresti domiciliari dopo essere rimasto in cella per mesi.

I vitalizi della Regione Veneto

In realtà del caso dei vitalizi si discute da tempo nel consiglio regionale Veneto, ancora prima che esplodesse lo scandalo Mose e delle dighe mobili in Laguna. Galan infatti è solo uno dei 226 titolari di vitalizi erogati dalle casse della Regione Veneto. Alcuni di essi in effetti nel frattempo hanno ottenuto altri incarichi politici ma continuano a percepire la pensione della Regione.

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