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Gabriele Del Grande libero, è tornato in Italia: “Nessuna violenza ma mio fermo illegale”

Il regista italiano Gabriele Del Grande è libero, lo ha annunciato il Ministro degli esteri Alfano.
A cura di Antonio Palma
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Dopo giorni di apprensione, paure e dubbi per la sua detenzione in Turchia, il regista italiano Gabriele Del Grande è finalmente libero. Ad annunciare la buona notizia questa mattina è stato il nostro Ministro degli Esteri Angelino Alfano. "Del Grande è libero. Gli ho parlato, sta tornando in Italia" ha dichiarato infatti su twitter il numero uno della Farnesina che si era attivato dopo i numerosi appelli alla liberazione di Del Grande il cui arresto immotivato da parte delle autorità di Ankara è rimasto avvolto nel mistero per giorni. "Ho avuto la gioia di avvisare i suoi familiari. Lo aspettiamo", ha aggiunto il rappresentante del governo italiano.

"Stiamo andando a prendere Gabriele, è un gran giorno", ha confermato con emozione il padre dle regista, Massimo Del Grande. "Mi ha chiamato il ministro Alfano. Ci hanno detto che sta bene", ha spiegato ancora il genitore aggiungendo che la prima cosa che farà sarà di "abbracciarlo forte".  La decisione di liberare Del Grande da parte delle autorità turche sembra sia arrivata in nottata. "Questa notte il collega ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu mi ha comunicato la decisione. Lo ringrazio" ha spiegato infatti Alfano. Una decisione probabilmente non attesa visto le ritrosie della magistratura e del governo turco nonostante l'impegno a tutti i livelli delle autorità italiane. Una delegazione diplomatica italiana aveva anche potuto incontrare il regista in carcere ottenendo per lui la possibilità di chiamare a casa in Italia e la sua compagna e sopratutto il sostegno medico. "Adesso Gabriele è assistito dalla nostra console. E' stato un lavoro silenzioso in questi giorni, è andata bene, sono molto soddisfatto", ha concluso  il ministro degli Esteri.

"La sua detenzione è del tutto illegale. Non c’è nessun impedimento giuridico al rimpatrio, è un provvedimento punitivo", aveva dichiarato l’avvocato turco del nostro connazionale. Anche per questo  Gabriele Del Grande dopo oltre dieci giorni di detenzione senza sapere quale fosse il capo di imputazione, aveva deciso di fare uno sciopero della fame. Il giornalista toscano infatti era stato fermato al confine con la Siria il 9 aprile e poi rinchiuso in cella senza un'accusa precisa.

"Non ho subito alcun tipo di violenza"

Dopo la liberazione sono state avviate subito le procedure per imbarcare Gabriele su un volo per l'Italia e il regista è arrivato già in mattinata nel nostro Paese. "Sto bene, non ho subito alcun tipo di violenza , il problema è stata la detenzione, la privazione della libertà personale" ha commentato a caldo il regista appena sbarcato all'aeroporto di Bologna. "Sono stato vittima di una violenza istituzionale. Quello che mi è successo è illegale, un giornalista privato della libertà mentre sta svolgendo un lavoro in un Paese amico. Un pensiero caro a tutti i detenuti e ai giornalisti che in Turchia e in altri Paesi sono in condizioni peggiori della mia" ha poi aggiunto davanti ai giornalisti, tenendo a precisare: " Ancora non ho capito perché sono stato fermato. Ci tengo a dirlo che non mi è stato torto un capello e nessuno mi ha mai mancato di rispetto. Sono stato fermato da agenti in borghese"

Ad attenderlo oltre ai familiari anche lo stesso Ministro degli esteri che lo ha abbracciato. Del Grande, accompagnato in una saletta riservata dell'aeroporto, ha anche ricevuto la telefonata del Premier Gentiloni. "Appena parlato al telefono con Gabriele Del Grande. Ben tornato in Italia!", ha scritto infatti il presidente del Consiglio su Twitter.

 

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