Fugge dai genitori nascondendosi nel carrello dell’aereo: “vivo per miracolo”

Litiga con i genitori e scappa, ma – questa volta – non è la solita fuga che si conclude con un rimbrotto e un ritorno a casa nel giro di poche ore. Un ragazzo di sedici anni di San José, in California, scappa di casa e sale clandestinamente nel vano carrello di un volo diretto alle Hawaii. Ad 11.000 metri di altezza, con una quantità molto ridotta di ossigeno ed un gran freddo, il giovane ha rischiato di perdere la vita nel suo tentativo di allontanarsi dai genitori e di avvicinare una delle mete vacanziere più gettonate. Secondo quanto riferito dal portavoce dell'Fbi, Tom Simon, il ragazzo deve aver perso coscienza pochi minuti dopo il volo per l'assenza di ossigeno e le basse temperature. Una volta che il volo è atterrato a Maui, nelle Hawaii – dopo cinque ore di viaggio -, il personale ha potuto rinvenire il giovane, infreddolito, spaventato, ma in buone condizioni fisiche. Insomma, come ha riferito lo stesso portavoce, il sedicenne "è fortunato ad essere vivo". Visionate le telecamere di sorveglianza, si è potuta osservare la pericolosa impresa del ragazzo, che prima ha scavalcato la recinzione dell'aeroporto di San José e poi si è intrufolato nel velivolo dell'Hawaiian Airlines. Il ragazzo è stato subito sottoposto ad alcuni esami medici che ne hanno appurato il buono stato di salute, dopodiché si è disposto l'affidamento ai servizi di protezione dell'infanzia. Non è la prima volta che una fuga viene realizzata in questa maniera. Nel 2010 un altro sedicenne incontrò la morte cimentandosi nella stessa fuga, salendo a Charlotte, nella Caroline del Nord, su un aereo diretto verso Boston. Nel 2012, invece, un uomo precipitò dall'aereo sulle strade di Londra, quando, in fase di atterraggio, il pilota aprì il carrello.