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Francia, violenti scontri in piazza contro la riforma del lavoro: feriti e arresti

Almeno un manifestante e 5 poliziotti sono rimasti feriti a Parigi durante l’ennesima manifestazione di protesta contro la riforma del lavoro francese sfociata in violenze tra dimostranti e agenti.
A cura di Antonio Palma
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Ancora manifestazioni di piazza poi sfociate in violenza in Francia per protestare contro la nuova riforma del lavoro voluta dal governo transalpino. Diverse migliaia di persone infatti ieri sono scese in strada in oltre cento città della Francia per chiedere l'abrogazione delle "Loi Travail" la legge ormai già approvata dal parlamento. La manifestazione, molto attesa in quanto la prima successiva all'approvazione della riforma, purtroppo ha dato vita a violenti scontri tra manifestanti e polizia soprattutto nella capitale dove vi era il corteo più nutrito, circa 40mila persone secondo i sindacati organizzatori, 13mila per le autorità locali .

Gli scontri più violenti nei pressi di place de la Republique dove almeno un manifestante e 5 poliziotti sono rimasti feriti. Tra questi ultimi un agente è rimasto ferito in maniera seria ad una gamba dopo essere stato raggiunto da una bottiglia molotov. A margine del corteo, infatti u nutrito gruppo di facinorosi ha dato vita ad un fitto lancio di oggetti all'indirizzo degli agenti in assetto antisommossa che hanno risposto con cariche e lacrimogeni. La prefettura parigina ha comunicato che la polizia ha effettuato il fermo di nove persone cui due per violenze contro le forze dell'ordine, prima e durante la manifestazione.

I sindacati comunque hanno già annunciato di voler proseguire le proteste in vista dei decreti applicativi che il governo dovrà emanare entro ottobre su molte questioni delicate come l'orario di lavoro, il referendum in azienda, e gli accordi aziendali sui compensi ridotti. L'obiettivo finale è quello di far fare un passo indietro al presidente Hollande, già costretto al voto di fiducia  per far passare il testo in parlamento, in modo da abrogare almeno la parte di legge che stabilisce la supremazia degli accordi aziendali su quelli del contratto collettivo di lavoro.

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