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Francia, un anno fa il sì ai matrimoni gay: 7mila unioni, il 3% del totale

Il 23 aprile del 2013 il Parlamento francese approvò la legge sui matrimoni omosessuali. Da quel giorno celebrate 7mila cerimonie, il 3% del totale.
A cura di D. F.
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Era il 23 aprile del 2013, esattamente un anno fa, quando dopo 136 ore di dibattito e 5mila emendamenti il Parlamento francese approvò la legge sui matrimoni omosessuali. La notizie rimbalzò in tutta Europa e – specialmente in Italia – venne accolta con una certa curiosità visto che il dibattito nel nostro paese sembra essersi arenato da anni. Ebbene, benché il ministero della Giustizia non abbia ancora fornito i dati ufficiali, secondo il censimento demografico annuale dell’Insee (istituto nazionale della statistica e degli studi economici) i matrimoni gay nel 2013 sono stati, il 3% del totale delle unioni in Francia.

Le nozze omosessuali tuttavia non sono ancora un diritto del quale possono fruire tutti. In una circolare datata 29 maggio 2013, infatti, si faceva presente che per talune nazionalità il diritto del paese d'origine doveva prevalere su quello francese. Così marocchini, algerini, tunisini, cambogiani, laotiani, polacchi, sloveni, bosniaci e montenegrini – anche volendo – non sono potuti convolare a nozze.

Le statistiche parlano di una prevalenza di unioni maschili (in tre casi su 5), mentre per quanto riguarda l'età media si aggira intorno ai 50 anni per gli uomini e 43 per le donne. Patrick Bloche, ex sindaco di Parigi, ha raccontato a Liberation: "Spesso queste coppie avevano convissuto per dieci, venti, trentacinque anni! Ho sposato molti pensionati”.

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